Quando si parla di musica tradizionale nordamericana i nomi di Clarence ‘Tom’ Ashley (1895-1967), al secolo Clarence Earl McCurry di Bristol (Tennessee), e di Gwen Foster (1903-1954), ex operaio tessile di Gastonia (North Carolina), rappresentano la storia, sia per le connessioni con innumerevoli musicisti dell’area appalachiana meridionale e zone limitrofe, sia per la loro costante onnipresenza nelle incisioni più significative eseguite nel periodo d’oro tra le due guerre mondiali, sia per il talento individuale esercitato nelle circostanze musicali più disparate (blakface comedy, medecine show, string band, duetti).
Clarence ‘Tom’ Ashley, pluristrumentista dotato di una memoria prodigiosa, da sempre aperto a qualsiasi tipo di scambio musicale coi colleghi di colore e, pescato e riscoperto da Ralph Rinzler alla Union Grove Old Time Fiddler’s Convention nel 1960, una delle stelle del movimento del folk revival in quel di Newport fino alla sua scomparsa, ha addirittura passato il testimone a Doc Watson (imperdibili i due volumi Old Time Music At Clarence Ashley’s, riediti dalla Smithsonian nel 1994 come Original Folkways Recordings: 1960-1962).
Foster, personaggio meno popolare ma non per questo meno intrigante ed influente, ha portato l’armonica ai più alti vertici nel blues di matrice bianca.
Pierangelo Valenti, fonte Suono, 2012