Johnny Cash

Nello splendido videoclip di Hurt la si vede, di lato, su una rampa di scale, mentre osserva con sguardo teneramente affettuoso il suo ‘vecchio’ uomo. Una specie di angelo che veglia su di lui. Perché questa è stata June Carter, moglie e compagna di vita dell’Uomo In Nero, sin da quando i due si sposarono nel 1968. “Lei è la persona responsabile del fatto che io sia ancora vivo”, ha detto più volte Cash. “Lei è arrivata in un momento della mia vita in cui mi stavo auto distruggendo”. June, infatti, riuscì a far uscire il musicista dalla sua forte dipendenza dalle anfetamine che, durante gli anni ’60, lo stavano uccidendo. Di più: lo fece riconciliare con le sue radici religiose.

Ma June Carter non è ‘solo’ la moglie di Johnny Cash. Figlia della leggendaria Mother Maybelle Carter della Carter Family, il primo gruppo di successo nella storia della country music sin dagli anni ’30, era nata nel 1929 e naturalmente aveva ereditato tutto quanto di buono la famiglia, musicalmente, aveva da darle. Sembra che Cash, la prima volta che la vide esibirsi nei primi anni ’50, abbia commentato: “Sposerò quella ragazza, un giorno”, nonostante sia lui che lei fossero già sposati.

Con il marito Carl Smith, infatti, sin dal ’52 June si esibiva nel circuito di Nashville con le Carters Sisters e da lui ebbe una figlia, la futura star Carlene Carter (vedova del bassista degli Heartbreakers Howie Epstein). Divorziata alla fine del decennio, la Carter sarebbe entrata nel ‘giro’ del Col. Parker, andando in tour con Elvis Presley e quindi unendosi in matrimonio per un breve periodo con un ufficiale della polizia, Rip Nix, da cui ebbe un’altra figlia, Rosie (morta circa un mese fa di overdose, sembra). Nel ’63 June scrive il brano Ring Of Fire (di cui Cash sarebbe l’ispirazione) e lo stesso Cash lo porta al numero uno delle classifiche, diventando un suo classico.

Negli anni ’70 e ’80, dopo aver avuto con Johnny un figlio (John), June abbandona lo spotlight per dedicarsi al marito, nonostante qualche cameo in film come Dr. Quinn e The Apostle e incidendo qualche raro disco (tra cui Press On del ’99, vincitore di un Grammy).

Non poco sarà lo shock quando, improvvisamente, il 15 maggio di quest’anno June scompare improvvisamente per complicazioni dopo un’operazione al cuore. Proprio lei, che sembrava la roccia a cui il malatissimo marito si stava attaccando. Dirà, infatti, Cash: “Di tutte le mie sofferenze, la perdita di June è stato il dolore più grande”. Aggiungendo profeticamente: “Ma la reincontrerò presto in Cielo”. Per tutti, la morte di Johnny non poteva essere questione di molto tempo: i due non potevano rimanere separati. Un bellissimo disco postumo, Wildwood Flower, è da poco uscito.

Johnny Cash aveva comunque già una figlia, con la prima moglie, prima di sposare June: Rosanne Cash, nata nel 1956. Rosanne avrà una vita non semplice: cresciuta dalla madre, ignorerà la figura paterna (e la sua musica) sino alla fine del liceo, quando per la prima volta passerà con lui un po’ di tempo in tour, facendo anche da corista. Sarà un trauma, quello della separazione dei genitori, che influirà non poco nella sua vita.

Indecisa sul da farsi, dopo anni di vagabondaggi anche in Europa, Rosanne incontrerà il chitarrista e produttore Rodney Crowell (che presto sposerà) che le produce l’esordio come cantautrice, Right Or Wrong del ’79, un disco che include tre singoli di successo. Nell’81 il padre stesso incide un suo brano, Seven Year Ache. Autrice di un raffinato country pop, Rosanne conoscerà un successo commerciale dopo l’altro per tutti gli anni ’80, almeno fino al divorzio con Crowell, avvenuto nei primi ’90. Questo e altri problemi la porteranno a un forte alcolismo che la costringerà a un parziale ritiro dalle scene interrotto solo recentemente con l’ottimo Of Travel. Dotata di una bellissima voce tenorile e pastosa, Rosanne è un’ottima cantautrice paragonabile per certi versi all’amica Mary Chapin Carpenter.

Paolo Vites, fonte JAM n. 99, 2003

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