Includo questo The Blues Is My Best Friend tra i migliori dischi del ‘Bluesman col turbante’, insieme all’Advent/Amigo (recentemente ristampato in CD) e all’autogestito vinile su Rhodesway (discreto anche il vecchio ‘live’ Appaloosa, palatabili i due recenti Wild Dog, assolutamente indecenti i due LP francesi della Silver/Paris Album).
Si tratta, per Sonny – al secolo Clarence Edward Smith da Smithsville, Texas – della terza collaborazione con il produttore Bob Greenlee, il quale provvede peraltro a riattivare il logo Kingsnake anche come label effettiva, sganciandosi quindi dal marchio Ichiban.
The Blues Is My Best Friend è un lavoro globalmente riuscito, molto orientato verso il Soul/R&B con evidenti riferimenti gospel e con un logico, ancorché garbato, impiego dei fiati.
La sezione ritmica vede in azione Andre Wright alla batteria e Gerald Haynes al basso, mentre delle tastiere si occupa Howard Resnick. Vi son poi tre ‘house guitarist’ (Warren King, Ace Moreland e Billy Baltera) in precipua funzione ritmica.
Sonny canta bene, suona la Fender e la consueta Lap Steel ed è molto attivo anche compositivamente. I pochi brani altrui (The Letter Song di Joe Tex, Stand By Me, ed il Percy Mayfield Medley, in particolare…) la dicono lunga sul buon gusto di chi ha operato le scelte e, più in generale, sul baricentro di quest’opera, tanto musicale e gradevole quanto rispettosa degli idiomi e scevra da qualsiasi studio trick.
In definitiva un prodotto appetibile, tutt’altro che risaputo, che mi fa ben sperare per il futuro. Posso intanto consigliarne l’acquisto – senza riserve – anche ad una utenza non particolarmente ‘dedicata’.
King Snake KS 022 (Blues, 1994)
Renato Bottani, fonte Out Of Time n. 5, 1994