Esistono, nella storia del rock, dei chitarristi che hanno influenzato il modo di suonare di molti loro colleghi. Tra gli ispiratori citerei Eric Clapton e Mark Knopfler tra gli ispirati è il caso di Snowy White alle prese con un disco di matrice blues con tanto di suono e atmosfere care ai Dire Straits.
Highway To The Sun è un lavoro onesto, di un chitarrista con una buona tecnica e l’amore per le dodici battute. A far compagnia al nostro eroe ci pensano dei nomi illustri: Chris Rea (buon tocco e tanto occhio al mercato), David Gilmour (inossidabile, dollari in abbondanza e pancia proporzionata) e Gary Moore (sempre vispo e potente).
Gli undici brani che compongono il lavoro scorrono piacevoli, il livello medio è buono ma il disco di per sé non risulta strepitoso, è un sound conosciuto, ottimamente proposto, con momenti coinvolgenti (Hot Saturday Night) o molto caldi (la lunga Keep On Working con Gary Moore).
La costante di Highway To The Sun resta comunque la chitarra, lunghe cavalcate elettriche, nelle quali il tecnicismo di Snowy, peraltro mai freddo ed esasperato, può far bella mostra. Il resto del gruppo asseconda il leader onestamente, forse la batteria è un po’ limitata da schemi rigorosi e non si abbandona alla fantasia pur essendo precisa e potente.
Love, Pain & Sorrow presenta un interessante duetto di White e Gilmour le cui chitarre si intrecciano scambiandosi le parti pur restando però chiaramente riconoscibili.
In sintesi una potente esplosione di musica per chitarra, ben suonata, arrangiata e sostanzialmente anche ben scritta, ma non sarà certo questo il disco che farà parlare di rivoluzione musicale, di nuove tendenze e quant’altro.
Occorre però sottolineare che è suonato bene, maledettamente bene e che la musica scorre piacevole e gradevole. Consigliato on the road!
Bellaphon 290.07.2051 (Blues Rock, 1994)
Luca Trambusti, fonte Out Of Time n. 5, 1994