Dopo Derringer, Travers, West, ritorna grazie a questa label un’altra leggendaria chitarra il cui fascino è andato ben oltre il southern-rock. Parliamo naturalmente dell’anima degli Outlaws, Hughie Thomasson, che si ripresenta con una nuova line-up, sempre con tre chitarre — le altre sono Chris Hicks, anche voce solista, e Timothy Cabe — di questa mitica formazione. Emblematico è il titolo di questo lavoro registrato live durante una trasmissione radiofonica: Hittin’ The Road.
Gli Outlaws ritornano infatti sulla strada con un disco live proprio a confermare che l’energia e le migliori qualità di questo loro sound sono valorizzati al massimo nei concerti ‘on the road’.
Un’apertura robustissima, nel più tipico stile southern e con le chitarre al massimo caratterizza la title-track che ci riporta al più tipico Outlaws-sound. Chi ricorda ed apprezza il celebre doppio live, ritroverà molte delle atmosfere che gli sono care.
Altri brani classici del repertorio di questa band come Hurry Sundown, Waterhole e la lunga suite Green Grass And High Tide, quasi interamente strumentale con il caratteristico impasto sonoro delle tre chitarre così genuinamente southern-oriented, confermano la vitalità di un genere e lo stato di grazia di una band.
Thomasson e soci hanno il merito di essersi riproposti senza fronzoli e sbavature con arrangiamenti semplici nello spirito del passato. Il sound dei nuovi Outlaws è robusto, diretto e sicuramente troverà consensi da parte dei vecchi fans.
Ascoltando Ghost Riders In The Sky, o altri brani, in grado di coniugare in chiave southern, rock, country e blues non è detto che anche le generazioni più giovani non vengano catturate dal fascino che questi ‘fuorilegge’ sanno ancora suscitare.
Blues Bureau BB 2016 (Roots Rock, 1993)
Paolo Burato, fonte Out Of Time n. 2, 1994
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