Se alcuni ritenevano che questa band avesse perso inventiva e creatività nelle ultime due prove Wheelin’ & Dealin’ e The Wheel, quest’album dovrebbe senz’altro metterci d’accordo nel riscontrare una forza costante ed una sempre maggiore intesa della band confermandocela unica, vera band western vivente (non se ne abbiamo a male i Texas Playboys). Gli Asleep non hanno perso lucidità né a livello compositivo né a livello strumentale dandoci un album sempre più concreto e completo. Tale deduzione si può trarre facilmente ascoltando questo nuovo 33 giri, partendo da un semplice concetto avente come perno i vari elementi che costituiscono la band. Ognuno di loro, infatti, ha alle spalle un solido background che gli permette di aggiungere sempre nuove idee e tematiche musicali, accostando il gruppo al jazz di Charlie Christian e Count Basie, al blues (vedi Big Bill Broonzy) o al rock & roll pur rimanendo sempre fondamentalmente un gruppo western swing con chiari riferimenti ed influenze del leggendario Bob Wills, del chitarrista dei Texas Playboys Eldon Shamblin e di Spade Cooley.
In questa recente esperienza discografica la band si è arricchita di un altro elemento: Andy Stein, saxofonista e violinista già con Commander Cody. Gli Asleep At The Wheel confermano nei propri ranghi musicisti del calibro di Ray Benson, chitarrista, cantante, leader e portavoce del gruppo; Chris O’ Connel unica donna, dotata di una splendida voce che ci sa offrire delle magnifiche interpretazioni di brani sofferti e molto sentiti. La serietà e la più svariata ricercatezza nella scelta dei musicisti coinvolti negli Asleep At The Wheel sono confermate dalla presenza del quarantasettenne violinista Bill Matry e da Link Davis (Jr.) particolarmente in luce in questo disco con la sua fisarmonica, specie nei brani cajun come Pine Grove Blues e Louisiana. La ricerca e lo studio di nuovi motivi musicali non mancano e ne guadagna la band intera che spazia dall’iniziale Pipe Dreams a Pine Grove Blues un brano prettamente cajun scritto da un grande della musica cajun: Nathan Abshire. Segue One O’ Clock Jump, un classico del jazzista Count Basie e chiude la side Louisiana di Randy Newman (dal LP Good Old Boys).
La seconda facciata non è certamente inferiore alla prima ma mi limito a segnalare semplicemente l’iniziale Texas Me & You di Ray Benson che ci riporta in pieno alla musica cara agli Asleep At The Wheel e alla terra (il Texas) che li ha maggiormente influenzati. L’album è prodotto da Joel Dorn, intimo amico di Bonnie Raitt ed Eric Kaz. Un piccolo cenno alla copertina ideata da Ray Benson stesso con molto gusto. Tutti i brani sono eseguiti in modo singolare ed impeccabile ed in definitiva l’album si rivela e conferma più che indovinato.
Capitol 11726 (Western Swing, 1978)
Aldo Pedron, fonte Mucchio Selvaggio n. 10, 1978
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