Gradito ritorno questo di Eddie Kirkland, atteso alla prova dopo una serie di deludenti incisioni, con un compact disc dal titolo oltremodo programmatico come Some Like It Raw, edito dalla Deluge Records, e contenente un’ora di robusta musica catturata dal vivo allo Yale Hotel di Vancouver nel Settembre del 1993.
Kirkland è ben sostenuto da una ritmica potente e pertinente alla sua ruvida sensibilità e nel lavoro di sostegno spicca la bella misura e il suono scuro e fangoso del secondo chitarrista Billy Boardman, capace di provvedere tanto fondali densi di Funkyness quanto convincenti shuffle alla Jimmy Reed come nella bella Squeeze Me con l’armonica del leader in bella evidenza.
Va comunque detto che non tutti i pezzi di Some Like It Raw convincono pienamente e che la ‘necessità’ di sovraccaricare ritmicamente le varie situazioni per fare spettacolo ed intrattenimento secondo i canoni (vien da chiedersi quanto felici) del Blues di oggi, spesso mette in difficoltà la voce sempre avvincente, ma un po’ provata del chitarrista di Dothan, oggi trapiantato a Detroit.
Resta da dire che sulle sei corde Eddy Kirkland dà il meglio di sé con la sua slide, come nei buoni interventi del conclusivo Love Don’t Love Nobody.
Il disco è certamente consigliato agli amanti del Blues ‘tirato’ (si dice così?), un po’ meno ai sostenitori (come chi scrive) dello slow Blues come veicolo fondamentale per mettere bene in vista le proprie budella.
Deluge DEL D 3007 (Blues, 1993)
Giorgio Signoretti, fonte Out Of Time n. 3, 1994