What I Live For è la seconda uscita discografica per un emergente grande virtuoso della chitarra Tab Benoit, con un album migliore del buon esordio. Grande rock-blues, tecnica strumentale ottima che lo colloca fra gli eredi del compianto Stevie Ray Vaughan, con sonorità che ricordano a tratti anche Robben Ford, per uno dei migliori dischi di rock-blues del 1994.
Tab Benoit è accompagnato da ottimi musicisti: Steve Baley al basso, Derek O’Brien chitarra ritmica, Reese Wynans tastiere, e il bravo Kenny Aronoff alla batteria.
Blues Come Walkin’ In apre l’album con un gustoso antipasto della maestria strumentale di Benoit alla solista; Hammond introduction per Who’s Been Talkin’ una cover di Howlin Wolf. Blues lento per Cross The Line bel lavoro delle tastiere.
Tab è un chitarrista versatile che passa dal blues-funky di Time And Time Again, al blues di Cherry Tree Blues. Somehow ricorda le interpretazioni acustiche di John Hammond Jr.
Si riparte con il rock-blues di She’s My Number One. R&b per Too Many Drivers At The Wheel e gran solo. Di nuovo l’Hammond con Night Life (Willie Nelson) un soul-blues di ottima fattura.
Don’t Cut Off Your Hair tastiere e chitarre di nuovo in splendida evidenza e bel solo di Reese Wynans, Wide Open boogie-blues tirato con uno degli assoli di Tab più belli, ci portano al brano che chiude il CD: What I Live For uno slow-blues alla Vaughan con strepitoso solo del leader.
Un disco di blues vario, con un suono presente, fresco ed una presenza continua della grande tecnica strumentale di Benoit, che ne fanno uno dei talenti attuali del rock-blues, da tenere d’occhio come futura star della sei corde tra Stevie Ray Vaughan, Jeff Healey e Robben Ford.
Un disco di rock-blues da acquistare ad occhi chiusi.
Justice JR 1202 (Blues, Roots Rock, 1994)
Paolo Burato, fonte Out Of Time n. 6, 1994