Eddy Arnold nasce nel ‘18 in una fattoria di Madisonville, Tennessee. A soli 11 anni perde il padre e deve lasciare gli studi per aiutare la famiglia. Nel frattempo impara a suonare la chitarra e si esibisce saltuariamente nelle feste locali. Dopo alcuni anni si trasferisce a St.Louis dove suona nei nightclub in coppia col violinista Speedy McNatt, trovando spazio anche nella radio WMPS di Memphis. Durante la Seconda Guerra Mondiale Arnold si aggrega al R.J.Reynolds’ Camel Caravan esibendosi per le truppe insieme a Pee Wee King e Minnie Pearl.
Dopo un’apparizione alla Grand Ole Opry insieme ai Golden West Cowboys, Eddy comincia una carriera solista col nome di Tennessee Plowboy. Il suo primo singolo è Mommy Please Stay Home With Me, inciso per la RCA Victor sotto l’attenta guida di Steve Sholes, ma il primo successo (5° posto in classifica) è Each Minute Seemes A Million Years edito nel 1945 dalla divisione Bluebird della RCA.
La carriera di Arnold è alla svolta ed i successivi singoli balzano nelle zone alte delle chart: That’s How Much I Love You del 1946 balza al terzo posto per e ci rimane per oltre 16 settimane; What Is Life Without You del 1947 è il suo primo Numero Uno, seguito a ruota da It’s A Sin. Il successivo disco, I’ll Hold You In My Heart (Till I Can Hold You In My Arms), rafforza il successo di Arnold portando la title track in cima alla classifica per 21 settimane, raggiungendo anche la Top 30 nelle chart pop. Cinque singoli raggiungono la vetta nel 1948, trasformando Eddy Arnold nell’artista country più popolare del periodo.
Nei primi anni ’50 è in tour per tutti gli Stati Uniti ed acquisisce ancor maggiore visibilità grazie alle sue partecipazioni ad alcuni tra gli show televisivi più in voga tra cui il Perry Como Show. Presto la NBC ed in seguito la ABC decidono di produrre l’Eddy Arnold Time. Il successo televisivo segue di pari passo quello discografico. Arnold continua a produrre hits: Kentucky Waltz, Easy On The Eyes, A Full Time Job, Eddie’s Song.
Col 1956 lo stile di Eddy Arnold comincia a perdere le sue radici rurali, acquisendo un tono decisamente più commerciale, più vicino al pubblico delle grandi città. Al termine di questa trasformazione il singolo What’s He Doing In My World ritorna a dominare le classifiche. Seguono una serie di successi (Make The World Go Away, The Last Word In Lonesome, Lonely Again) che lo portano fino ai primi anni ’70.
Nel 1972, dopo 27 anni di RCA, Arnold firma per la MGM dove resta per quattro anni senza molta fortuna, prima di tornare alla sua vecchia etichetta. I singoli del 1980 Let’s Get It While The Gettin’s Good e That’s What I Get For Loving You, lo fanno diventare uno dei pochi artisti presenti in classifica in cinque differenti decadi.
Negli anni ’90 Arnold continua ad incidere, senza produrre, tuttavia, grandi successi. I suoi concerti e le sue apparizioni TV restano comunque molto apprezzate dal pubblico.
15.5.1918
Traditional Country, Country Pop, Cowboy Music, Honky Tonk, Nashville Sound
Claudio Galbiati, fonte TLJ, 2003