Il cinquantenne Jo-El Sonnier ha alle spalle una lunghissima carriera, avendo avuto le prime esperienze musicali suonando l’accordion in una trasmissione radiofonica all’età di sei (!) anni ed avendo esordito discograficamente nientemeno che a tredici anni. Cantante ed accordionista, vanta le collaborazioni più varie e di tutto rilievo: ha inciso tra gli altri con Johnny Cash, Elvis Costello, Neil Diamond, Mark Knopfler ed Alan Jackson.
Queste esperienze, unitamente al suo trasferimento a Nashville, lo hanno portato, verso la fine degli anni ottanta, ad incidere un paio di dischi di country music. Ma la sua origine ed il suo amore per la musica cajun lo hanno nuovamente riportato sui sentieri della Lousiana con un disco, Cajun Pride, dedicato a tutte le leggende di questa musica, dai suoi idoli Amedèe Ardoin ed Iry LeJeune al mitico Jospeh Falcon.
Per l’occasione Sonnier si è circondato di musicisti di tutto rilievo tra i quali spiccano i fiddler Michael Doucet e Tony Thibodeaux, il pianista David Egan e lo steel-guitarist ‘Junior’ Martin.
I brani di Cajun Pride sono ripresi dal repertorio dei grandi della musica cajun, mentre è presente un solo brano composto da Sonnier; dietro a Johnny Fais Bien si nasconde nientemeno che il Johnny B. Goode di Chuck Berry; ed Amedèe Ardoin è una composizione di Randy Heandley dedicata al grande accordionista.
Devo confessare che se ad un ascoltatore non introdotto un disco di questo livello produrrà sicuramente un impatto notevole, per un ascoltatore smaliziato trovare elementi di novità o di particolare rilievo non sarà compito semplice. Si tratta di un ‘mainstream’ abbastanza scontato ed anche se l’incisione è ovviamente professionale, non aggiunge o toglie nulla a tutto quello che già è stato inciso nei sessant’anni di storia discografica di questa musica.
Rounder 6069 (Cajun, 1997)
Mariano De Simone, fonte Out Of Time n. 22, 1997
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