Nel corso della sua carriera Marty Stuart si è confrontato con tutte le sfaccettature della musica delle radici, dal bluegrass alla country music più tradizionale, dai confini con il rockabilly al gospel, dalla musica dei nativi al country rock, sempre con un approccio genuino ed onesto, fino a diventare una delle ‘pietre angolari’ dell’attuale scena di Nashville. Nel suo cercare sempre nuovi stimoli si è affidato alla produzione di Mike Campbell, colonna degli Heartbreakers di Tom Petty e straordinario chitarrista, per proporci uno dei suoi dischi dalla visione più ampia e diversificata, un viaggio affascinante nell’ovest americano che prende spunto dalla country music di marca californiana per abbracciare pulsioni western e addirittura cimentarsi con momenti surf. La formula, grazie alla classe cristallina di Marty Stuart, è vincente e l’impatto, in una sequenza quasi da ‘concept album’, decisamente godibile.
I Fabulous Superlatives sono sempre al suo fianco e forniscono al leader quel supporto solido e sempre ispirato che rende vivide le immagini evocate, con reminiscenze dei grandi gruppi di musica strumentale degli anni cinquanta e sessanta come Shadows o Ventures oppure con il classico Bakersfield sound. Emergono anche dai ‘solchi’ di questo Way Out West influenze sixties tra folk-rock e psichedelia che resero immortali gli album dei Byrds della seconda metà del decennio come Notorious Byrd Brothers o Younger Than Yesterday con sempre dietro l’angolo l’amore per i suoni dei nativi e quelli tipici del border, in una sequenza che risulta propositiva e ricca di cambi di direzione sonora. Way Out West è l’album che riassume una personalità vulcanica e sempre in movimento con quel fascino cinematografico di un racconto che una produzione al tempo stesso essenziale e piena riesce a rendere nella maniera migliore.
Il viaggio, una delle icone del mito americano, rivive in queste ‘pagine’ mostrandoci gli aspetti più intriganti in un continuo rimando di citazioni, tra passato e presente, ricordando i miti musicali di Marty Stuart, da Johnny Cash a Marty Robbins, da Buck Owens a Merle Haggard.
Album al tempo stesso fortemente attuale e senza tempo.
Superlatone/Hump Head HUMP198 (Country Rock, New Traditionalists, Roots Rock, 2017)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2017
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