Il quintetto degli Humming House si è formato a Nashville, ma della capitale della country music non rappresentano certamente i luoghi comuni ad essa legati. Tra passioni swing e tendenze irish, la musicalità frizzante della band gode di quell’entusiasmo tipico delle nuove leve, di un approccio non convenzionale e per certi versi un po’ bohemienne e naif di chi è ironico e sarcastico.
Justin Wade Tam è un po’ l’emblema degli Humming House, autore praticamente di tutto il loro repertorio e musicista che ha avuto l’idea di unire alcuni tra gli ospiti delle jam session basate sulla musica irlandese che regolarmente teneva nella sua casa di Nashville. Mike Butera è al tempo stesso chitarrista con la passione per il rockabilly, violinista classico e professore di sociologia alla Belmont University di Nashville, Joshua Wolak è un mandolinista bluegrass che casualmente ha anche studiato trombone e piano, Kristen Rogers è una cantante formatasi con i classici del rhythm & blues e del soul mentre Ben Jones è un bravissimo contrabbassista con un passato nella musica classica. Con queste radici certamente non poteva uscire nulla di comune o di scontato ed infatti la musica contenuta in questo esordio omonimo coinvolge e affascina per la sua personalità e per la sua originalità.
Uno dei manifesti del disco è la swingante Gypsy Django, ispirata dalla figura del leggendario Django Rheinhardt, un brano che ha portato gli Humming House all’attenzione di Mitch Dane e Vance Powell, i due produttori. Cold Chicago, con il suo ritmo e la sua travolgente vivacità è un altro highlight, un’ode alla vita centenaria della ‘parlor guitar’ di Justin Wade Tam mentre al contrario una canzone come When The Dawn Become The Day ci culla con la sua grazia e la sua delicatezza, con una bella introduzione di ukulele e viola. Tra questi due estremi c’è tutta la bravura strumentale, tutta l’esuberanza di una band che merita attenzione ed interesse da parte di chi ama la musica americana, non importa con quale etichetta.
Humming House (Swing Acustico, Irish Folk, Rockabilly, 2011)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2012
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