A.A.V.V. - A Tribute to John Hartford Live From Mountain Stage cover album

Di John Hartford e della sua serena ma dolorosa scomparsa se ne è già parlato molto anche su queste pagine. A mantenere vivo il ricordo arriva la registrazione di questo suo concerto tenuto il 24 settembre 2000 con molti ospiti illustri, pubblicato, doverosamente o per fini commerciali appena un mese dopo la sua morte, come ‘tributo’. Comunque sia, A Tribute to John Hartford... è interessante, anche se per certi versi un po’ inferiore all’attesa: lui merita molto di più.
L’ovvia apertura è per il brano che fece la fortuna (in dollari) di Hartford nel 1967, Gentle on My Mind, cantata con amore da Kathy Mattea e Tim O’Brien, il quale si esibisce anche nella sua intensa More Love, definita ‘new song’ perchè non ancora uscita in Real Time dello stesso O’Brien con Darrell Scott.
Altre cose piacevoli sono gli spensierati Riders In The Sky molto a loro agio in Billy The Kid e l’arrangiamento (forse troppo ricercato) di On The Road da parte di Bela Fleck e Pat Flynn.
Fuori luogo invece trovo la musica (che continuo a non comprendere) di suo figlio Jamie, ed il lungo lamento di John Cowan in Dark As A Dungeon.

Finalmente arrivano i cinque brani eseguiti da Hartford stesso con la sua band (e anche il gradimento del pubblico cresce), in cui troviamo un artista stanco ma sempre divertente e imprevedibile.
Debole per la malattia e le cure, ma forte nell’animo. Ascoltate Watching the River Go By, The Boys From North Carolina o il lungo saluto (commovente, sentito adesso) che precede le poche note dell’ultimo pezzo.
A Tribute to John Hartford: Live From Mountain Stage è un disco forse sincero, ma cinicamente non so se sarebbe stato stampato se Hartford non fosse scomparso. Io personalmente preferisco mantenere come suo ultimo ricordo l’assolo di fiddle in O Brother, Where Art Thou?: malinconico, struggente, una sorta di ammainabandiera di un uomo che ha dato molto alla musica e a tutti noi.
In ogni modo ben vengano tutti i tipi di ‘tributi’, anche come questo.

Blue Plate Music 405 (Old Time Music, 2000)

Claudio Pella, fonte Country Store n. 62, 2002

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