La scena canadese ci riserva sempre qualche sorpresa come testimoniano questi Big Sugar, blues-trio da club ma molto poco ortodosso tanto diversa, intelligente, originale e ricercata la sua struttura Sonora.
Nati dalle ceneri di una delle più popolari blues-band canadesi, la Downchild Blues Band, i Big Sugar sono formati dal cantante chitarrista, autore ed arrangiatore del repertorio, Gordie Johnson, e dalla sezione ritmica formata da Terry Wilkins, basso, e Al Cross, batteria. Il loro lavoro d’esordio, pubblicato in Europa dall’olandese Provogue, è frutto di una gigantesca session registrata live in presa diretta in uno studio di Toronto in presenza del pubblico. Il sound della band è così catturato in modo molto “naturale” e conserva tutta la sua carica e l’accattivante blues feeling.
Gordie Johnson, con l’aiuto di pochi elementi, oltre al suo trio riesce a esprimere tutta la sua passione, il suo gusto, intelligente e misurato, la sua non comune tecnica che punta più alla qualità che alla quantità delle note emesse dalla sua chitarra.
Semplice, incisivo e misurato percorre le vie del blues con una grazia tutta particolare, lasciando il segno per il personale ed elegante approccio alla musica del diavolo, per la giusta misura con cui la contamina con il rock ed il jazz. I Big Sugar hanno un repertorio che va dal blues del Delta a Monk, da songwriter come Colin Linden alla musica di Henry Mancini, ma il comune denominatore stà nella grazia degli arrangiamenti di un chitarrista capace di rendere il tutto appetibile ed omogeneo in chiave bluesy.
Ancor piu sorprendente il Gordie Johnson autore, in grado di scrivere blues con stili diversi ma sempre con sentimento genuine. La sua voce e la sua chitarra slide sembrano aver spostato il loro baricentro molte miglia più a sud, alle foci del Delta o in un club di New Orleans, e riescono ad affascinare con la loro semplice grazia, la toccante sensibilità espressiva di chi vive la musica che interpreta.
Provogue PRD 70522 (Rhythm & Blues, 1992)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 1, 1993
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