Fiddlers 4 è un ottimo lavoro da parte di quattro musicisti con esperienze in settori diversi, che fanno convergere la loro musicalità in un progetto comune. Tre di loro sono nomi ben noti. Poche righe per i meno attenti: Bruce Molsky è uno dei grandi fiddlers old-time moderni; Michael Doucet è l’erede di maggiore spicco della tradizione dei fiddlers cajun; Darol Anger è uno sperimentatore-innovatore uscito dalla scuola di David Grisman. Rushad Eggleston, violoncellista, è – almeno per me – un nome nuovo.
Fiddlers 4 non è di immediata classificazione, è un disco dalle molte facce: è facile ‘vedere’ dietro ogni brano l’esperienza di uno e dell’altro dei musicisti, l’impronta di ciascuno emerge nitida. Bruce Molski impone il suo marchio di old-time fiddler in brani come Pickin’ The Devil’s Eye, estremamente trascinante; nella particolarissima versione di Man Of Constant Sorrow (ripresa dal repertorio del fiddler Ed Haley), o nel medley Greek Medley/Polly Put The Ketle On; in altri brani si limita ad accompagnare con la chitarra ed a cantare (peraltro molto bene: vedi il duetto vocale con Doucet in Just A Closer Walk With Thee/I Know).
Michael Doucet si trova ovviamente a suo agio nei brani cajun come You Little Wild Thing (La Bétaille), Chez Seychelles e Mazurka/Acadian Two-Step.
Quanto a Darol Anger, si esprime al meglio in brani swing, jazzati, di carattere improvvisativo, come E. St. Louis Todalo (di Ellington) o la propria composizione African Solstice.
In definitiva un disco che, pur non essendo tutto allo stesso livello, contiene un discreto numero di brani di valore.
Un dettaglio. Una nota di copertina specifica che sia Michael che Darol suonano violini realizzati da Jon Cooper: amico carissimo, fiddler egli stesso – noto agli appassionati per le sue performances nei primi anni Ottanta – si è perfezionato alla scuola di Cremona, ed ha raggiunto come liutaio un meritato successo in America.
Compass 7 4334 2 (Old Time Music, New Acoustic Music, Cajun, 2002)
Mariano De Simone, fonte Country Store n. 67, 2003
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