Corndaddy - Corndaddy cover album

Con 13 brani originali che riempiono i solchi di questo CD di esordio, i Corndaddy mostrano tutti i loro sforzi per combinare vari stili musicali prettamente americani, quali il blues, il rock e soprattutto il country tradizionale.
I critici hanno già definito il sound della band come “una miscela quasi perfetta di rock e country in parti uguali”, con paragoni che vanno a scomodare gente tipo Jayhawks, Rolling Stones, Old 97’s, Byrds, BoDeans, Wayne Hancock e Neil Young.
Il gruppo è formato da Kevin Brown (cantante e compositore), Jud Branam (cantante e compositore), Alan Pagliere (banjo e pedal steel), Jerry Hancock (basso) e Will Stewart (batteria), mentre Lorrie French è ospite al violino.
Il suono del gruppo è estremamente gradevole ed accattivante, fresco ed immediato, epidermico e diretto, un approccio che ricorda a tratti l’innocenza e l’ingenuità dei primi Flying Burrito Brothers (Rum-blestrip e Friday The 13th), le armonie chitarristiche dei Byrds (Sleeping Outside Omaha e Never Say When), il sound più rock-oriented che li avvicina ai Rank & File (She Is Darkness), fino ad arrivare all’alt.country seminale tipo Uncle Tupelo con un orecchio al Neil Young migliore (Trying To Say).

Non è tutto, Daylight ha la freschezza di un ruscello di montagna, Wanderlust ha il piglio di una song che fatica ad uscirti dalla testa, con stacchi chitarristici ed una voce molto ‘no depression’. Too Late To Follow è un tuffo nella tradizione del country più legato alle radici, con tanto di banjo, mentre l’intro chitarristico di Soo Line Train ci riporta alle armonie ariose dei sixties.
Altrettanto dicasi per Just In It For The Money, mentre Landfill Mountain è il motivo per cui i Rolling Stones sono stati tirati in ballo quali vati ispiratori del gruppo.
I Corndaddy rappresentano una delle realtà più interessanti del nordest statunitense in termini di Americana e vale quindi la pena darsi da fare per conoscerli.

MediaDamage (Country Blues, Tradizional Country, 2000)

Dino Della Casa, fonte Country Store n. 61, 2002

Ascolta l’album ora

Link amici

Comfort Festival 2024