Tempi duri per la scena old time americana. Almeno per quanto riguarda la produzione discografica, veramente avara di uscite specie nel campo del revival. Come già si era avuto modo di spiegare ancora sul N. 1 di Hi, Folks! la musica old time negli U.S.A. è fenomeno davvero singolare. Essa può effettivamente contare su un largo numero di appassionati (la stragrande maggioranza dei quali suona o balla o partecipa direttamente all’evento musicale e che perlopiù fa questa musica per hobby) ma non su un mercato. Il perché è presto spiegato.
Le Fiddlers Convention e i festival estivi sono i tradizionali luoghi di raduno della ‘nazione old time’, un vero e proprio esercito di innamorati cotti di una musica travolgente e trascinante. E ne sono così coinvolti da non pensare ad altro che al loro personale ‘amusement’ trascurando totalmente il lato spettacolare o l’eventuale pubblico. Così, la maggior parte delle convention sono delle autentiche rimpatriate di amici (spesso provenienti dai quattro angoli dell’America) che non vedono l’ora di imbracciare banjo e fiddle per scatenarsi in estenuanti e spesso colossali session di ore e ore. Fiddletunes dai nomi più strampalati e dalle origini più improbabili vengono proposte a raffica soprattutto per la gioia di chi, non avendole magari mai sentite prima, ha l’opportunità (nel corso dei circa 2000 giri di durata media di ogni singolo brano) di impararle alla perfezione e di arricchire così il già vasto repertorio. Le session di old time sono spesso molto aperte, nel senso che ciascuno è libero di intervenire con lo strumento prediletto, anche se non canonico. A questo proposito, ricordo a Galax, Virginia, sede di una delle più antiche e grandi convention, un gruppo con congas, banjo, fiddle e altre inusuali percussioni proporre una inconsueta fusion di old time-calypso, o uno sconvolto che, armato di un rastrello e di un cucchiaio, si proponeva come percussionista tra i vari gruppi!
Ma le session hanno anche delle regole ben precise, che non sono scritte ma alle quali ciascun buon old timer si dovrebbe attenere, e che sarebbero quelle di non intromettersi in un gruppo già consolidato, specie se formato da musicisti esperti. E (altra regola) se non vi è teorico limite al numero di violini, in genere per ogni session seria sono previsti un solo banjoista, uno (massimo) due chitarristi, eventualmente un mandolinista e un contrabbasso. Benvenuti (in numero, e fogge, a scelta) i ‘cloggers’, cioè i danzatori che con le loro classiche percussioni pedatorie contribuiscono a sottolineare il furioso ritmo dei fiddletunes.
‘That’s old time music, folks’, cioè l’essenza della musica old time è tutta qui. E spesso anche i suoi protagonisti non desiderano che si spinga oltre. Tra i gruppi, infatti c’è stato solo un caso o due (Highwood Stringband e forse Hot Mud Family) che ha potuto, almeno per un breve periodo, intraprendere un serio lavoro professionale. In genere, anche nel caso dei migliori musicisti, si tende a tenere confinata l’attività musicale a livello part-time, con le relative limitazioni per la produzione discografica e la promozione della musica stessa. A parte rare eccezioni, come quella del nostro collaboratore Ray Alden meritevole della produzione delle due più importanti antologie di gruppi di revival degli ultimi 20 anni Visits e Young Fogies, i musicisti stessi tutto sommato preferiscono vivere nel loro mondo di fiddle e banjo disinteressandosi del resto.
Per questo ogni nuova uscita discografica, per l’appassionato, rappresenta una rigenerante boccata d’ossigeno.
Con gioia, quindi segnaliamo la Critton Hollow Stringband, giunta al suo terzo episodio vinilico. By And By, per la sempre coraggiosa Flying Fish è un bel disco di old time, vario, divertente e carico come tradizione vuole. Il quartetto di Paw Paw, West Virginia, ruota da sempre attorno ai coniugi Hermann, Joe baffuto e abile violinista e Sam, dolce mandolinista, cantante e abile suonatrice di hammer dulcimer. Il ruvido banjoista/bassista Joe Fallon conferisce al gruppo la grinta necessaria ad assalire il pubblico anche nei pezzi più delicati. Grazie anche ad un discreto uso delle voci, la Critton Hollow si presenta come una stringband abbastanza completa e versatile.
Di By And By piacciono in modo particolare High On The Mountain ennesima, ma fascinosa, versione del classico brano di Ola Belle Reed e Ship In The Clouds, ottimo fiddletune. Nel lato due c’è posto anche per escursioni in territorio britannico (Brian Boru) o est europeo (Korobushka) e per inter-pretazioni di brani con un vago sapore ragtime.
Un disco piacevole, nel complesso, imperdibile (per tutto ciò che si è detto sopra) per gli appassionati di old time ma, direi, largamente consigliato a tutti i lettori.
Flying Fish FF 355 (Old Time Music, 1985)
Ezio Guaitamacchi, fonte Hi, Folks! n. 24, 1987