D.B. Rielly - Love Potions And Snake Oil cover album

Anche se questo Love Potions And Snake Oil è il suo debutto discografico, il nome di D.B. Rielly gira da parecchio negli ambienti roots americani. Cantante, autore ed interessante polistrumentista di accordion, banjo e chitarra, D. B. Rielly ha forgiato il suo suono che ingloba country certamente alternativo, zydeco, blues e rock attraverso svariate esperienze che lo hanno portato a condividere il palco e a incidere con gente del calibro di B.B. King, Chubby Checker e Paul Schaffer, esibendosi in alcuni dei luoghi più celebri della musica come il Lincoln Center, l’Apollo Theater e lo stage del Montreux Jazz Festival. La sua visione musicale è intensa e profonda, ricca di humor e di profumi che ci portano nel più profondo sud, dal Mississippi Delta a New Orleans e alla Louisiana in generale.

E proprio con un frizzante zydeco che si apre Love Potions And Snake Oil, tra l’accordion che guida il brano e le percussioni One Of These Days (You’re Gonna Realize) mostra tutta la sua energia e divertimento. Don’t Give Up On Me è decisamente più rilassata e ricorda le pigre ballate sudcaliforniane sullo stile John David Souther che ricorda anche nella timbrica della voce, Save All Your Kisses è pianistica ed intimista, con il feeling di certe composizioni di Warren Zevon, Jackson Browne e del citato J.D.. Sulla stessa falsariga sono poi One Day At A Time e Love Me Today, interpretate entrambe con grande partecipazione e calore. Più rockeggianti ma spesso con influenze cajun/zydeco sono I Got A Girlfriend, We’re All Goin’ Straight To Hell e Loving You Again, mentre Changed My Mind è un sinuoso blues del delta e Got A Mind vede D.B. Rielly in solitaria a voce, banjo suonato in stile frailing e percussioni in un brano che sa di old time appalachiano. Insomma un disco vario e piacevolissimo che intrattiene con intelligenza.
Tipico prodotto indipendente del sempre notevole sottobosco roots americano.

Shut Up And Play! (Alternative Country, Cajun, 2009)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2011

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