A distanza di 13 anni dall’ultimo album accreditato a suo nome ( Feels Right – Cool King Rec., ’81) Dave Kelly si ripresenta con una nuova prova solista, When The Blues Come To Call.
E’ un momento fertile per questo chitarrista, interprete e compositore. Da pochi mesi il suo gruppo, The Blues Band, ha dato alle stampe uno dei punti più alti nella sua discografia, Homage , e lo stato di grazia trova conferma in questa prova solista.
Al classico brano di Willie Dixon You Can’t Judge A Book By The Cover il compito di aprire il CD: anche se l’arrangiamento funky paga un tributo a due giganti come Delbert McClinton e Roy Buchanan, il pezzo mette in luce la statura di questo artista.
Con The Duisberg Blues , una delle tre composizioni originali presenti, l’abilità strumentale di Dave Kelly prende decisamente quota. Let’s Talk It Over segna il debutto della brava Christine Collister come vocalist in un contesto blues. Jim Cannan di Rev. Robert Wilkins e 32-20 di Robert Johnson, assieme ad altri due brani, facevano parte di un progetto che Dave Kelly avrebbe dovuto realizzare con la sorella Jo-Ann, ma la sua prematura scomparsa ha reso impossibile questo progetto. Dave ha comunque conservato questa idea, rendendo un commosso tributo alla grande vocalist, dedicandole il CD.
Da sempre nel mondo del blues inglese si parla di una piccola zona a sud del Tamigi: un’area con un’alta concentrazione di musicisti. E’ il loro Mississippi, e Dave, trasferitosi vicino, gli dedica un eccellente tributo in chiave gospel: The River .
Con Oklahoma riprende in chiave western-swing un brano di Billie Holiday e con l’aiuto di Chuck Leavell, dà una lettura vicino allo spirito originale.
Suonato superbamente, questa registrazione è la testimonianza che Kelly è il miglior solista del panorama blues inglese e questo When The Blues Come To Call è la sua miglior prova.
Hypertension HY CD 200141/BMG Ariola 887 950 (Blues, 1994)
Umberto Tonello, fonte Out Of Time n. 4, 1994