David Gray – Lost Songs 95-98cover album

Attenzione: Lost Songs non è il nuovo album di David Gray, bensì una raccolta di vecchie canzoni registrate prima del successo di White Ladder. Circola d’importazione da circa un anno, ma arriva solo oggi in Italia, carico delle suggestioni di cui è capace il cantautore britannico, che è stato scoperto da poco, ma ha alle spalle già quattro album.
Se White Ladder aveva impressionato per la qualità del songwriting, ma era musicalmente anonimo per via dell’uso di un’elettronica cheap, Lost Songs offre il cantautorato di Gray nudo e crudo: voce e chitarra, una ritmica discreta (spesso e volentieri del tutto assente), rare rifiniture di Wurlitzer e Hammond.

Chi ha trovato White Ladder lamentoso, si tenga alla larga da Lost Songs. Chi invece era rimasto folgorato da quell’album, troverà in Lost Songs alcuni gioiellini, primo fra tutti Flame Turns Blue, che apre il disco con un’intonazione dylaniana (siamo dalle parti di Tangled Up In Blue, persino le rime ricordano quel pezzo).
Le altre canzoni, scritte come recita il titolo tra il ’95 e il ’98, ma incise in dieci giorni nell’ottobre ’99, scavano a fondo nella malinconia esistenziale di Gray, senza picchi assoluti, né scivoloni.

Nonostante uno stile chitarristico anonimo (ascoltate lo strumentale January Rain) e nonostante il tono monocorde del disco, la voce di David, eppure così personale, riesce a rendere interessante l’ascolto. Alcuni testi riflettono lo stato di confusione emotiva e la lotta tra rassegnazione e speranza che, forse, David viveva nel periodo in cui scrisse le canzoni, quand’era senza contratto discografico e i sogni gli stavano scivolando dalle dita.
Morale: Lost Songs è un disco per aficionado e per chi vuole approfondire la conoscenza di Gray. Ma i giganti del cantautorato sono un miraggio.

Voto: 6+
Perché: verrà apprezzato dai fan e contiene alcune canzoni pregevoli. Ma è monocorde e non aggiunge un granché alla storia artistica di David Gray.

IHT/East West IHTCD002 (Singer Songwriters, 2000)

Claudio Todesco, fonte JAM n. 77, 2001

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