Alterna le sue produzioni tra USA ed Europa, tutte con la medesima sfortunata sorte. ‘Cantautore’ per cantautori, per iniziati e addetti ai lavori dunque, la sua produzione non ha mai conosciuto fortuna tanto sì spostasse verso il rock o che rimanesse nell’ambito della musica folk d’autore. High, Wide And Lonesome è l’ultimo capitolo del suo romanzo musicale e francamente, nonostante non trovi largo seguito tra pubblico e critica, le storie di Olney mi affascinano sempre più. Nella carica e nella passione della sua voce c’è tutto il potenziale del rocker che è stato, l’amore per la soul-music sempre coltivato, che si trasformano in interpretazioni di rara tensione emotiva.
I caratteri che popolano le sue canzoni fanno parte della nostra società, li incontriamo ogni giorno e David li osserva e descrive con occhio disincantato lasciandone trasparire ogni sfumatura. Un umore corrosivo scorre nel suo commento del sociale, ma una vena poetica toccante, intensa e sentita lo sostiene quando descrive emozioni e sentimenti. Incredibile è il cast di strumentisti che popola ogni canzone di questo nuovo album: Mike Henderson ed i suoi Bluebloods, Rìck Danko e Garth Hudson della Band, Rodney Crowell canta in duetto Vincent’s Blues, con un sempre magico Garth Hudson alle prese con tastiere ed accordion, Sneaky Pete, Jìm Horn, Glen D. Hardin, David Hungate, Glen Clark, tanto per citare i più noti.
Ma in questa prestigiosa produzione nashvilliana la vera stella è il cantautore. Il personaggio in grado di catalizzare nelle sue songs il rock, e vi sono dei brani che si fanno ricordare, il folk-rock venato di country di Bandiana memoria ed una love song come In Your Eyes con uno dei testi più belli ascoltati ultimamente. Per chi ama veramente la musica d’autore!
Philo PHCD 1177 (Singer Songwriter, Folk, 1995)
Luigi Busato, fonte Out Of Time n. 12, 1995
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