Questo disco farà felici i molti fans di Dwight Yoakam che una dozzina di anni fa salutarono il suo Guitars, Cadillacs Etc.. (Reprise, 1986) come uno degli esordi che scosse e per certi versi rivoluzionò l’apatico mondo musicale legato alla country music: una miscela esplosiva e trascinante che proveniva da uno sconosciuto musicista nativo di Pikeville, Kentucky, che si era fatto le ossa nei clubs attorno Los Angeles.
A Long Way Home come suggerisce il titolo stesso, riporta Dwight verso le proprie radici musicali, la country music di Buck Owens, di Lefty Frizzell, di Merle Haggard, di George Jones.
Era dal 1995 che Dwight Yoakam non proponeva un disco interamente composto da sue canzoni e da molto tempo non sfornava un album così frizzante e vicino alla tradizione. Le canzoni di A Long Way Home sono sgorgate dalla penna del nostro in maniera singolare ed inaspettata; scritte durante le pause tra le riprese di Newton Boys a Austin, Texas (film che vedrà la presenza di Dwight assieme a Ethan Hawke e Matthew McConaughey), sono canzoni immediate e brillanti, suonate e cantate in maniera veramente spumeggiante.
La produzione è, come sempre, nelle mani dell’amico fidato Pete Anderson che guida anche, nelle vesti di chitarrista, una band formata da musicisti ampiamente rodati e che accompagnano Dwight da un decennio circa. Ospiti preziosi sono Jim Lauderdale e Carl Jackson alle armonie vocali e l’inossidabile Ralph Stanley che duetta con Dwight in una splendida e acustica Traveler’s Lantern.
Difficile estrapolare gli episodi migliori da un prodotto così ben amalgamato, ma si possono senz’altro segnalare l’iniziale Same Fool, la trascinante That’s Okey, la title-track e, sul versante rock’n’roll, la conclusiva Maybe You Like It, Maybe You Don’t, con lo spirito di Elvis Presley che aleggia.
A voi comunque il compito di scoprire ognuno dei tredici ‘gioiellini’ contenuti in questo disco.
“Cosmic cowboy music for the new millenium” è l’ironica e divertente definizione che appare nelle note di A Long Way Home: questo millenio sicuramente Dwight lo sta concludendo alla grande.
Reprise 9362-46918-2 (Bakersfield Sound, Traditional Country, 1998)
Remo Ricaldone, fonte Country Store n. 44, 1998
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