Si esibiscono da decenni per i turisti che intendono passare una vacanza in stile western nel loro ranch a Colorado Springs. Tra stupende montagne, salutari cavalcate e cene attorno al fuoco circondati dalla prateria, ogni sera gli ospiti del Flying W. Ranch hanno l’opportunità di assistere allo show di questa band che propone il meglio dell’intero repertorio western.
Pur avendo nel corso degli anni cambiato alcuni componenti del gruppo i Flying W. Wranglers hanno sempre coniugato l’attività live con l’incisione di albums di grandissimo livello e la loro ultima fatica intitolata Reel Cowboys non sfugge a questa regola.
Si tratta di un compact che raccoglie quelle canzoni sul selvaggio West che, grazie al cinema, sono diventati famose in ogni angolo della terra. Il tutto viene cantato con lo stile inimitabile dei Flying W. Wranglers che fanno dell’incredibile uso delle voci il loro marchio di fabbrica. Basta scorrere la lista dei brani per rendersi conto che quasi tutti i grandi classici sono presenti: si va da The Rebel Johnny Yuma a High Noon, da The Ballad Of Alamo a Back InThe Saddle, da Happy Trails a Paladin.
Bellissimo il Wild Wild West Medley che raccoglie in un susseguirsi indiavolato Wild Wild West, The Lone Ranger e Bonanza.
Vera e propria istituzione nel campo della cowboy music (dopo i Sons Of The Piooner sono la cowboy band più longeva d’America), i Flying W. Wranglers hanno il grande pregio di riuscire a catturare con le loro armonie vocali l’epico spirito del west e trasmetterlo all’ascoltatore che ne rimane completamente affascinato. Inoltre mi sembra molto interessante sottolineare il fatto che pur attingendo a un repertorio inevitabilmente datato, gli arrangiamenti dei brani siano invece estremamente attuali usando quanto di meglio le moderne sale d’incisione possano attualmente offrire.
Sposando la tradizione col moderno country sound i Flying sono riusciti a mantenere vivo l’interesse per brani che sono diventati un patrimonio per tutti i ‘cow-boys’ del mondo.
Autoprodotto (Cowboy Music, Traditional Country, 1998)
Gianluca Sitta, fonte Country Store n. 44, 1998