Gambetta, Aonzo & Grisman – Traversata cover album

Con questa Traversata Gambetta e Aonzo aggiungono alla loro discografia un lavoro importante, risultato di una ricerca che li ha portati a cimentarsi con il repertorio italiano, chitarristico e mandolinistico, di inizio secolo; quello stesso che costituì parte del bagaglio degli emigranti italiani dei primi decenni del Novecento.
Tale repertorio veniva proposto sui palchi americani dai chitarristi italiani che, negli anni del massiccio esodo dall’Italia verso gli Stati Uniti, si imposero sulla scena musicale americana.
A fianco di brani di questa natura, ci sono composizioni di emigrati (o figli di emigrati) affermatisi in America: Eddie Lang (ovvero Salvatore Massaro), il chitarrista jazz del quale è presente nel disco April Kisses; Nick Lucas (Dominic Lucanese), con Pickin’ The Guitar.

E’ presente un brano di Pasquale Taraffo, L’onda: il musicista genovese, che fece diverse tournée negli USA, utilizzava una harp-guitar, uno strumento che associa ad una normale tastiera a sei corde altre otto corde, bassi cosiddetti ‘volanti’ (senza la possibilità di essere ‘tastati’).
Beppe, grazie al lavoro del liutaio Antonello Saccu, utilizza uno strumento ricostruito sulla base della documentazione fotografica della chitarra di Taraffo.
Non mancano, ovviamente, brani di Raffaele Calace (Tarantella Op. 18, Mazurka VI Op. 141) universalmente noto per il contributo dato alla storia del mandolino italiano (un fratello, Nicola, emigrò in America all’inizio del Novecento continuando a lavorare come liutaio); ed un brano dell’italo-americano Rudy Cipolla, mandolinista del quale ricordiamo le ultime incisioni degli anni novanta, quando, ultranovantenne (!), incise alcuni brani inseriti in un CD antologico uscito per la stessa etichetta Acoustic Disc.

Completano il CD due brani di Giovanni Gioviale, virtuoso catanese del mandolino, nonchè composizioni di Puccini e Mascagni. Non va dimenticata infatti la stagione d’oro dell’opera italiana in America soprattutto negli anni Venti, un fenomeno ricorrente cominciato con la rappresentazione de Il Barbiere Di Siviglia di Rossini tenuta al Park Theatre di New York il 29 novembre del 1825. Questo primo contatto diretto dell’America con un’opera italiana – cantata per di più nella lingua originale – aprì la prima delle diverse fasi di successo di questo genere musicale oltreoceano.

L’italiano Lorenzo Da Ponte – poeta e librettista (Don Giovanni, Così Fan Tutte e Nozze Di Figaro di Mozart) – sfruttò commercialmente l’interesse degli americani per l’opera italiana e, raccolti i fondi necessari, realizzò a New York, nel 1833, The Italian Opera House, un teatro che ospitava l’opera italiana. Questa forma di spettacolo ha influenzato un po’ tutta la musica americana, in particolare la nascente popular music: arie d’opera erano presenti a metà dell’Ottocento in raccolte di popular songs, dove Bellini o Rossini compaiono al fianco di Thomas Moore o di Stephen Foster, di Henry Russell o della Hutchinson Family.

Torniamo al CD in questione. Il progetto, presentato causalmente a Grisman, ha avuto il suo entusiastico appoggio: e, oltre a produrlo, David ha anche partecipato alle registrazioni.
Il mandolino di Carlo e quello di David si fondono perfettamente nelle parti a due o in armonia, mentre quando si alternano in uno stesso brano non è difficile distinguerli: entrambi hanno un tocco assolutamente inconfondibile. Quello di Carlo è molto classico, pulito, netto; quello di David risente, ad un orecchio attento, dell’influenza ‘dawg’, ma questa non vuole essere una critica.
La parte del leone nel CD la fa Aonzo, ma questo sembra non creargli alcun problema; la perfetta tecnica mandolinistica gli consente di affrontare anche le parti solistiche più complesse. Un grande del mandolino, ed averlo ascoltato dal vivo eseguire questo repertorio ha confermato questa valutazione.

Di Beppe Gambetta è già stato scritto tutto o quasi, ma in questo lavoro il suo contributo è diverso dal solito. Lontano dalla chitarra acustica flat-picking e dai virtuosismi del repertorio nordamericano di tradizione, lo ritroviamo, in stile con l’epoca, raffinato accompagnatore del mandolino sulla sua chitarra-monstre a 14 corde. Un ruolo se vogliamo di secondo piano – per un ascoltatore superficiale – con l’unica eccezione di Pickin’ The Guitar, nella quale utilizza una Gibson L-5 del 1924.

Su Grisman musicista penso sia inutile soffermarsi, un grazie invece per avere prodotto un CD che in Italia avrebbe – purtroppo – difficilmente trovato estimatori.
Il lavoro potrebbe costituire anche un bello spunto per altri musicisti che volessero procedere sulla strada aperta da Gambetta ed Aonzo, con la possibilità di giungere a chissà quali altre ‘scoperte’.

Acoustic Records ACD-47 (Folk, 2001)

Mariano De Simone, fonte Country Store n. 66, 2003

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