GrassStreet – Better Times cover album

Provengono dal North Carolina e tutta la band è incentrata sulla figura del chitarrista Wayne Kinton, bravo e prolifico autore: ben cinque dei brani contenuti in questo Better Times portano la sua firma. Con lui è il figlio David Kinton, che ha studiato e suona il contrabbasso, giovane e promettente. Al mandolino troviamo Joe Martin, multistrumentista con ampia esperienza ed una predilezione anche per il rock: la voce lead che ascoltiamo in buona parte del disco è la sua. Risalta, anche solo per il suono inconfondibile e prepotente del dobro che sovrasta naturalmente gli altri, il dobroista Kevin Tompkins che denota comunque una buona conoscenza dello strumento: sua è la firma sotto altri due pezzi. Infine Barney Rogers al banjo, con alle spalle due dischi a proprio nome. Con l’esclusione di quest’ultimo, gli altri quattro musicisti avevano già inciso insieme l’anno precedente un primo CD intitolato Acoustic Pathway.

Il giudizio nel complesso è più che dignitoso, anche se a volte paiono un po’ confusi, poco puliti: alcune cose sono felici ed altre (passaggi, arrangiamenti, soluzioni) un po’ meno. Tra quelle da segnalare positivamente c’è l’iniziale e famosa Correna, Correna, qui riproposta in un arrangiamento ricco e lussureggiante, piuttosto che l’altrettanto tradizionale Ninety Nine Year, infuocato ed energico, oppure Heavenly Mansion, uno degli originali, oppure ancora Standing On The Rock, nel quale ognuno trova il proprio spazio per il virtuosismo.
Il loro stile è tradizionale (non solo bluegrass ma anche spruzzate di country, gospel e blues) con un approccio naturalmente moderno, così come moltissimi altri loro colleghi. Si può confermare: nel complesso è una discreta prova per un disco autoprodotto, senz’altro migliore di altre cose che ci arrivano da case discografiche anche famose.

Reminiscence REM 2004 (Bluegrass Moderno, 2004)

Claudio Pella, fonte TLJ, 2005

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