Waylon Jennings

Una rombante Pontiac color oro posteggia davanti al Blue Spruce Motel sulla 66ma strada; l’autoradio diffonde le note finali di Laredo, di Chris Cagle. Ecco che dall’auto esce una ragazza: si stiracchia, sbadiglia e con un profondo respiro sembra voler catturare l’aria magica della città; dopotutto si trova in New Mexico, ‘the land of enchantment’.La lunga galoppata da Albuquerque attraverso la storica Route 66 l’ha portata qui a Gallup, meta insolita per una vacanza. La ragazza sa che non è stato il caso a condurla qui, ma lui, si proprio lui: Waylon Jennings.

Tutto incominciò in un piovoso pomeriggio londinese di 10 anni fa: la ragazza allora diciottenne ciondolava pigramente tra gli scaffali del Virgin Megastore, quando la curiosità la convinse ad acquistare una compilation di musica country.

La prima canzone presentata nell’album era il tema di un telefilm che spopolò negli anni ‘80: The Dukes of Hazzard, ed era interpretata da Waylon Jennings. La ragazza rimase colpita da quelle nuove melodie, lei che era solita farsi trapanare le orecchie da assordanti brani hard rock! Era rimasta affascinata da quest’uomo che armato solamente di voce e chitarra dava vita ad un sogno stupendo.

Ne è passato di tempo e la ragazza è diventata una vera appassionata di musica country; la sua piccola collezione si è impreziosita di alcune perle musicali, e in un angolo della casa vengono gelosamente conservate le foto autografate dei suoi preferiti. La passione incontenibile per la musica country l’ha portata più volte negli Stati Uniti, ma non verso le solite mete affollate da migliaia di turisti.

Sulle note degli Outlaws la ragazza ha cavalcato verso Ovest: ha cercato i tramonti più belli, i canyons più nascosti, le praterie più verdi, il silenzio più magico. Si è allontanata dalle grandi città ed ha conosciuto piccolissimi paesi sperduti tra le lande sconfinate del New Mexico e Arizona, dove esistono ancora quegli honky tonk bar in cui uno sconosciuto ragazzo imbraccia una chitarra e intona un motivo country sognando le grandi folle di Nashville.

Ed è in questi posti sperduti, dove prende vita la leggenda di Billy The Kid, che la ragazza ama rifugiarsi. Accompagnata dai suoi amici fuorilegge Waylon & Willie lascia che la musica plachi le grandi tempeste della vita: la musica rischiara le ombre dell’anima, riscalda il freddo del cuore, ravviva i colori delle giornate buie, e Waylon questo lo ha sempre saputo: Lui che è passato attraverso grandi bufere non ha mai dimenticato i poteri magici delle note: la musica lenisce i dolori, rende più grandi le gioie; la musica può aiutare a ritrovare la strada, la musica può fare molte cose se solo si impara ad ascoltarla.

Anche quest’anno la ragazza tornerà negli Stati Uniti e quando i suoi occhi si perderanno di nuovo negli infiniti scenari selvaggi, anche se i tramonti avranno colori più deboli e le melodie saranno più malinconiche perchè lui non c’è più, resterà una cosa sola da dire: Grazie Mr. Jennings.

Gloria Tubino, fonte Country Store n. 64, 2002

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