Guy Van Duser & Billy Novick - Lovely Sunday Afternoon cover album

Ascoltatelo sorseggiando un Southern Comfort in penombra, ad occhi chiusi sdraiati sul divano con le mani dietro la nuca o come sottofondo durante una cena con amici. Queste indicazioni, simili ai consigli riportati sul retro di una bottiglia di vino DOC, vi sembreranno soltanto dei cliché: vero, ognuno di noi la musica la ‘sente’ in maniera personale; quel gruppo di note, suonate in quel modo, andrà a toccare alcune corde della mia emotività, altre della vostra.
No, Lovely Sunday Afternoon ascoltatevelo come volete, magari anche appesi al lampadario, avrà comunque il potere di trasportarvi magicamente verso il passato, fino agli anni ’30, di fare riaffiorare ricordi e immagini rubati a chissà quale film che racconta quegli anni con nostalgia. E’ il potere della musica, della buona musica.
Sono solo in due, con chitarra classica e clarinetto: e mai si sentì necessità di ulteriore strumentazione.
Guy Van Duser pizzica corde di budello da quasi trent’anni, molto spesso con Billy Novick, col quale ha già registrato molti dischi. Guy esce dalla scuola di Doc Watson, Merle Travis e soprattutto Chet Atkins e George Van Eps; il repertorio che ha sempre dimostrato di preferire è quello del jazz anni ’30 e ’40, Goodman, Miller, Waller e Teddy Wilson.
Con Lovely Sunday Afternoon il duo raggiunge livelli molto alti, non solo in riferimento alle rispettive tecniche strumentali, verso le quali bisognerebbe tuttavia levarsi il cappello, ma all’atmosfera che questa musica riesce, ripeto magicamente, a creare. Frankie And Johnny, un’icona dell’American music, già di Jimmie Rodgers e Elvis, nelle loro mani trova casa. Scott Joplin e Irving Berlin andrebbero fieri della loro versione di Swipesy Cakewalk e Always.
E che dire dei traditional riadattati come A Closer Walk With Thee, Sing On e Bye & Bye? Una meraviglia.

Darin 25101-3035-2 (Swing Acustico, 2000)

Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 58, 2001

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