James Taylor – New Moon Shine cover album

Il mestiere del cantautore è quello di scrivere canzoni, meglio se belle. James Taylor, forse uno dei 5 più grandi cantautori di tutti i tempi, di belle canzoni ne ha scritte tante nel corso di una carriera inimitabile e questo, si sa, non è una novità. Ma è stupefacente il fatto che ancora oggi, a oltre vent’anni di distanza dai suoi esordi londinesi con la Apple – la casa discografica dei Beatles – riesca ancora ad avere una freschezza creativa e una facilità di scrittura senza paragoni.
La classe, lo stile e il gusto musicale di James non sono mai stati messi in discussione. Ogni tanto, semmai, c’è stata qualche perplessità sul valore di alcune composizioni. Ma, per quello che riguarda questo New Moon Shine, il suo ultimo lavoro, dubbi non ce ne possono essere.
12 canzoni, quasi tutte belle, con arrangiamenti prevalentemente acustici ma molto moderni, sono la testimonianza sonora di un’ispirazione che continua negli anni e che al pari di altri colleghi della stessa epoca produce risultati trai migliori ascoltabili nella musica dei nostri giorni.

La sottile eleganza compositiva di Taylor traspare in ogni traccia di New Moon Shine, il suo inimitabile tocco chitarristico e la sua sapienza negli arrangiamenti sono costanti in un lavoro che si fa amare al primo ascolto. La prima traccia, Copperline una ballata acustica dal sapore tradizionale impreziosita dagli interventi al violino di Mark O’Connor e al dobro di Jerry Douglas, è un biglietto da visita inequivocabile. Straordinaria è, al solito, la capacità di James di vestire la sua inconfondibile voce con abiti fatti su misura dove, pur nella spesso semplice struttura armonica e strumentale, ogni cosa è al posto giusto. Mai un elemento di troppo, mai un appesantimento, mai un uso errato dei suoni.

Melodicamente, oltre alla già citata Copperline, si devono segnalare Shed A Little Light e soprattutto Frozen Man, un brano soffice su un argomento inconsueto come il risveglio di una persona ibernata. Della medesima intensità sono anche Oh Brother e la conclusiva The Water Is Wide mentre momenti di divertimento e ritmo si ritrovano nel R&B (l’ve Got To) Stop Thinking About You, nello scatenato rock’n’roll Slap Leather e nel cha-cha-cha di Sam Cooke Everybody Loves The Cha-Cha-Cha.
Inutile aggiungere altro ad un album che merita soprattutto di essere ascoltato. Il mito di James Taylor è molto lontano dal viale del tramonto.

Columbia 468977 1 (Singer Songwriter, 1991)

Ezio Guaitamacchi, fonte Hi, Folks! n. 50, 1991

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