Squibnocket è un vecchio granaio ristrutturato che si trova a Martha’s Vineyard, l’isolotto un po’ snob, a poche miglia da Boston, famoso per essere la residenza della famiglia Kennedy e di altre celebrità del jet-set americano. Tra i fortunati possessori di ville e dimore nel ‘vigneto di Marta’ c’è anche James Taylor che per preparare il tour promozionale al suo ultimo album New Moonshine aveva scelto Squibnocket come sede per mettere a punto il materiale e provare i pezzi con la sua nuova band guidata da Don Grolnick.
L’atmosfera che si era creata e la suggestione di questa incantevole località hanno convinto James a tornare un anno dopo, alla fine del ’92, per registrare un filmato (durata 65 minuti) che mostra il meglio del repertorio che Taylor ha portato sui palchi dei più importanti teatri internazionali. Così, insieme alle ‘evergreen’ immancabili in ogni suo concerto (Fire And Rain, You’ve Got A Friend, Sweet Baby James, Country Road, Mexico) trovano spazio gli episodi migliori del suo ultimo e pregevolissimo lavoro: brani come Frozen Man, Shed A Little Light o la magnifica Copperline.
La finzione cinematografica ha portato a ricreare la medesima situazione che, presumibilmente, era quella delle prove del gruppo. Così ci appaiono un James Taylor rilassato e sempre a suo agio davanti alla macchina da presa e gli altri componenti della band attenti ai segni e alle direttive che il cantore della Carolina dispensa con grande sicurezza.
Registrato in presa diretta, il film ci dà uno spaccato efficace della personalità artistica di Taylor, del suo modo unico di cantare nonché delle ben note doti di chitarrista sofisticato e personalissimo. Piacciono anche alcune versioni piacevolmente rivedute e corrette di pezzi come Wanderin’, You Can Close Your Eyes, Your Smiling Face o del trascinante brano a cappella Traffic Jam. Ad inframmezzare le immagini musicali ci sono alcune confessioni di James che completano un ritratto musicale di sicuro effetto.
Girato con molta cura, oserei dire in modo fin troppo patinato, Squibnocket è un vero e proprio ‘must’ per gli ammiratori di Taylor ma va senza dubbio consigliato a tutti coloro che in un modo o nell’altro sono rimasti affascinati dalla straordinaria musicalità di uno dei più grandi cantautori del nostro secolo.
Ezio Guaitamacchi, fonte Hi, Folks! n. 60, 1993