Jay Farrar - Terroir Blues cover album

Ex Uncle Tupelo, ex Son Volt, Jay Farrar ha imboccato la strada solista senza dimenticare la sua innata malinconia, ma con un approccio acustico e minimale che ha più di un punto di contatto con il capolavoro degli UT March 16-20, 1992 e che per fortuna ha abbandonato il country rock annacquato dei SV. Detto questo, addentrarsi nel mondo di Farrar non è impresa facile ma ne può valere la pena, se già non vi spaventa la track list di questo CD: sono listate ben 24 (!) tracce, ma molti sono cortissimi strumentali che legano un brano all’altro.
Terroir Blues è un disco di country blues acustico (chitarre, dobro, percussioni, qualche tocco pianistico qua e là e poc’altro), dominato dall’inconfondibile vocione triste di Jay, dove le melodie pescano abbondantemente dalla tradizione folk degli Appalachi, il mondo che Farrar ha sempre amato.
Un disco da lasciar scorrere in sottofondo, senza pretese, solo per evocare i fantasmi di un mondo antico che le canzoni reclamano, degno accompagnamento per una fredda sera invernale, quando, al buio, avete accanto solo una bottiglia di buon Bourbon. E allora Terroir Blues sarà in grado di evocare le mite storie della ‘repubblica invisibile’…

Artemis 51172 (Singer Songwriter, Country Blues, 2003)

Paolo Vites, fonte JAM n. 97, 2003

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