Joe Ely

Joe Ely nasce ad Amarillo, Texas, nel 1947 e cresce a Lubbock. Alla desolazione di questa terra Ely contrappone il suono della 6 corde alla maniera del suo idolo Buddy Holly. Le prime esperienze sono degli anni ’60 con la formazione di due bands locali: la T. Nickel House e gli Hub City Movers. Si esibisce per anni nel Sud degli States. Il suo sound è ancora acerbo anche se si riconosce un’anima da Honky-Tonker. Siamo negli anni ’70 e la Honky-Tonk music esplode ‘in the deep of the heart of Texas’.

Circondato da capaci musicisti ed amici da’ inizio alla sua ‘brillante’ ma controversa carriera discografica: i critici lo esaltano ma le vendite non ci sono.
E’ il 1977 e su etichetta MCA esce l’album omonimo Joe Ely, forse il più country- oriented della sua intera produzione. Il suono è fresco ed Ely attinge dalla corrente Honky Tonk per creare ballate e folk songs deliziose. L’anno successivo esce Honky Tonk Masquerade un album completo e già maturo. Nel 1979 è la volta di Down On The Drag che vede, come nei precedenti, la collaborazione dell’amico Butch Hancock e l’apporto fondamentale del fisarmonicista Ponti Bone. L’album è più intimista e la produzione ad opera di Bob Johnston (Dylan, Cohen, A. Franklin), garantisce la qualità del disco. Al solito la critica lo descrive come un ottimo compositore ed interprete, mentre le vendite non gli rendono giustizia. Nello stesso anno anno Joe Ely inizia una collaborazione con Merle Haggard del quale diviene supporter nel tour mondiale. L’anno successivo è in Inghilterra per aprire i concerti ai Clash. E’ il periodo migliore per il gruppo inglese: è infatti dello stesso anno l’incisione del mitico London  Calling.

Sarà questa, forse, l’esperienza più importante che in qualche maniera influenzerà il suo futuro prodotto. Esce, infatti, nel 1980, Live Shot di chiara tendenza rock ma con una freschezza e genuinità di base tipica. L’EP, accluso all’edizione americana è considerato dalla critica addirittura superiore all’album. Il periodo successivo vede l’uscita di Musta Notta Gotta Lotta dove il Rock’n’Roll trionfa e Hi-Res più elettronico è sotto certi aspetti inferiore alla media. I due albums su etichetta Hightone Records (Lord Of The Highway 1987 e Dig All Night 1988) rappresentano una tappa importante e positiva. Joe Ely è affiancato da una grande band tra cui spiccano personaggi quali David Grissom (attuale primo chitarrista nella band di John Mellencamp), Bobby Keys (sax) e Davis McLarty. Il sound che ne scaturisce è genuino ed impeccabile.

Il ritorno su MCA con Live At Liberty Lunch (1990) consacra un Joe Ely rocker di eccezionale bravura attaccato profondamente alla tradizione della sua terra. Il ‘limone pazzo’ canta la sua musica, quella che sente, e non accetta compromessi. Grazie a questa rara qualità, Joe Ely si ripropone nel 1992 con un ottimo disco: Love And Danger. La band è la medesima con l’aggiunta del giovane lan Moore. Spiccano tra tutte le due composizioni scritte da quel piccolo genio texano chiamato Robert Earl Keen: The Road Goes On Forever e Whenever Kidness Fails …due perle. Da fonti più che ufficiali (David Grissom) ho saputo che Joe sta lavorando al suo nuovo album. In attesa di questo, abbiamo potuto apprezzare la sua performance nel recente mini-tour autunnale italiano di 4 date, più una come solista.

Claudio Cacchi, fonte Out Of Time n. 1, 1993

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