Conosco Joe da oltre quindici anni, l’ho ascoltato tante volte. Chi ama il Texas blues e Stevie Ray Vaughan conosce e apprezza Joe Valeriano, perché te ne fa sentire meno la mancanza. Non ho mai conosciuto nessun altro che è riuscito ad avvicinarsi al suo stile, alla sua anima artistica meglio di Joe. Jimi Hendrix e Stevie Ray Vaughan sono i principali riferimenti, ma naturalmente vanno considerati solo un solido punto di partenza dal quale si è sviluppata la sua personale visione del blues e del rock, concretizzatasi in ben nove album.
Lonesome Road segue un disco acustico del 2012 e propone un’idea originale, quella di musicare poesie e testi tradizionali afroamericani con melodie e arrangiamenti originali, nuovi. E’ così vedono la luce nuove canzoni da vecchi testi, quelli più popolari come Frankie And Johnny, Everyday I Have The Blues e Saint Louis Blues e meno conosciuti come Hard Times (qui indicata come traditional, nulla a che fare con il classico di Stephen Foster) o A Song del poeta Paul Laurence Dunbar.
Joe è in splendida forma, anche con la voce, nei pezzi lenti è particolarmente profonda, come nella citata A Song. In chiusura un proiettile strumentale dal titolo Red Rock’n’Roll Ridge. Lodevole il contributo di Mauro Florean alla batteria e Massimo Pavin al basso.
Autoprodotto (Blues, Texas Blues, 2015)
Maurizio Faulisi, fonte Chop & Roll n. 24, 2016