John Prine (10 ottobre 1946), una delle più importanti figure espresse dal panorama cantautorale statunitense, nasce a Maywood, Illinois e passa la maggior parte della sua infanzia nel Kentucky dove vivevano i nonni. Il suo ritorno nell’Illinois, a Chicago, coincide con i suoi primi approcci con lamusica e da teenager inizia a comporre canzoni.

Dopo un periodo in cui, per vari motivi, non riesce a perseguire come vorrebbe questa sua passione (il militare e vari saltuari lavori), decide di esibirsi nei folk clubs della ‘windy city’ e di diventare musicista full-time. Grazie alla sua amicizia con un altro promettente folk-singer, Steve Goodman, viene in contatto con la coppia Kris Kristofferson e Paul Anka che lo introducono a Jerry Wexler che, profondamente colpito dalla musica di John Prine, lo mette sotto contratto con la Atlantic Records.

Il suo periodo per la Atlantic coincide con un fertile momento ispirativo che lo porta ad incidere quattro dischi in cui sono presenti alcuni dei suoi classici, da Hello In There a Angel From Montgomery, da Sam Stone a Souvenirs, ai ricordi kentuckiani di Paradise. John Prine, Diamonds In The Rough, Sweet Revenge e Common Sense documentano l’estrema lucidità compositiva di John Prine avvicinandolo, nelle critiche degli addetti ai lavori, alla figura di Bob Dylan.

Questo impegnativo paragone si rivelerà però un’arma a doppio taglio e, viste anche le non eccelse vendite dei suoi dischi, John Prine si ritroverà a cercare nuove strade e nuovi stimoli senza più un contratto discografico.

Dopo un breve periodo con la Asylum Records a fine anni settanta John Prine si stabilisce a Nashville dove inizia un periodo in cui la sua vena country e folk lo porta a scrivere brani poi ripresi da personaggi come Don Williams, Tammy Wynette, Gail Davies e Johnny Cash. Una mossa che si rivelerà positiva per il prosieguo della sua carriera è il fondare, assieme al suo amico e manager Al Bunetta, una propria etichetta discografica, la Oh Boy Records, che gli permetterà di esprimersi con una maggiore libertà artistica.

In particolare con German Afternoons e il doppio John Prine Live otterrà due nominations ai Grammy Awards e un sempre crescente apprezzamento da parte di suoi colleghi e dei suoi estimatori. Il Grammy Award sfuggitogli in queste occasioni verrà conquistato da John Prine nel 1992 con The Missing Years, un disco prodotto dall’Heartbreaker di Tom Petty, Benmont Tench che sarà uno degli album di maggior successo commerciale.

Musicisti come Bruce Sringsteen, Bonnie Raitt, Cowboy Junkies e Nanci Griffith esprimeranno eccellenti commenti sulla musica di John Prine, dichiarandosi suoi fans.

La carriera musicale di John Prine, comunque parca, è proseguita con dischi che ne hanno confermato la bontà compositiva con un sound sempre in bilico tra folk, rock e country.

Da segnalare ancora nel 1999 l’uscita di In Spite Of Ourselves, album di ‘country duets’ con voci del calibro di Iris DeMent, Lucinda Williams, Connie Smith, Trisha Yearwood, Melba Montgomery e Patty Loveless tra le altre e Souvenirs, rilettura di quindici suoi classici con la sapiente produzione di Jim Rooney.

10.10.1946

Singer Songwriter, Traditional Country

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2003

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