John ‘So Blue’ Weston – So Doggone Blue cover album

Se a Cedell Davis Living Blues aveva già dedicato ampio spazio con intervista, nell’ambito dell’inchiesta sull’Arkansas blues nel n. 32, John Weston ha dovuto attendere la pubblicazione di questa opera, ristampa del Fat Possum 1003, per apparire sul n. 109.
Non è un fulmine di guerra, ne vocalmente ne strumentalmente, questo 66enne cantante-armonicista della Lee County ma, appoggiato da un trio (chitarra-basso-batteria) estremamente duttile e compatto, riesce ugualmente a dar vita a sonorità personali. Figlio putativo di Willie Cobbs, Weston porta con sé, e la sua voce ne è emotivamente intrisa, il bagaglio di una vita fatta di delusioni ed inganni. Tematiche povere se volete, o forse troppo quotidiane da non interessare più di tanto chi si perde nella beatificazione di se stesso per intimorire nel contempo chi le vive sulla propria pelle giornalmente.

Ma come ho detto, alla volontà di John si sovrappone la band dei Blues Force, sulla cui base ritmica pulsante si innesta efficacemente il lavoro chitarristico di Troy Lee Broussard. Ecco che brani (tra l’altro Weston è autore di ben 12 dei 13 pezzi presenti) come Because Of You, So Doggone Blues, Coloration e Stuck With The Blues, che avrebbero potuto rischiare la monocordità, la evitano in bellezza.
Molto bene si colloca anche lo strumentale Squeeze Play di cui Troy è autore, anche se il meglio sta racchiuso nei due brani So Much In Love e You Didn’t Fool Me. Nel primo spicca l’invidiabile fusione tra gli strumenti, in cui l’armonica del leader pare soffiare le note direttamente nell’orecchio degli ascoltatori, quasi a confidare le proprie pene; nell’altro, su di un tema ben scandito, si innesta la voce di John in un talkin’ blues carico di tensione.
E’ un blues sottile quello di Weston, fatto di emozioni non eclatanti ma durevoli, un blues che anche se ha perso la ‘s’ finale, rimane il compagno fedele.

Demon Fiend CD 743 (Blues, 1993)

Enzo Pavoni, fonte Out Of Time n. 2, 1994

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