Keri Leigh & The Blue Devils – No Beginner cover album

Seconda prova discografica ed ulteriore conferma di quanto di buono si era detto all’esordio della texana Keri Leigh e dei suoi Blue Devils: la genuinità della sua vena blues è oggi fuori discussione così come fuori dal comune sono le sue capacità vocali, tutto ciò le permette un approccio decisamente spontaneo, anche quando si trova a doversi cimentare con i classici. Per lei si sono già sprecati i confronti, il più immediato è indubbiamente quello con l’indimenticabile Janis Joplin, con la quale potrebbe condividere le scelte musicali e il feeling.
Keri è un’artista fatta e finite, perfettamente capace di gestirsi in piena autonomia, come dimostra il fatto che sia autrice di buona parte dei brani che interpreta, sempre di matrice blues, come nel caso del suo ultimo lavoro Soul To Soul dedicato al compianto Steve Ray Vaughan.
No Beginner è un lavoro ben articolato, in cui blues, rock-blues, soul e r&b, si alternano nel frasario della band che ne strapazza le radici con veemenza e grande perizia, supportando la grande voce, ora grintosa ora suadente, della front-woman.

In piena atmosfera blues, l’album si apre con sferragliare di treni e bottleneck e sullo sfondo un capostazione che urla: “All aboard”, e si parte con Locomotive Blues, viscerale e sanguigno esempio di attaccamento alla grande tradizione, mentre Tell Mama con i fiati di quella volpe di Tom Malone, ne è un convincente omaggio.
Dopo un inizio di tale specie, Keri si permette di salire in cattedra e di apporre la firma ai brani piu belli dell’album: suo è Georgia Crawl, un blues lento ed avvolgente con Mark Lyon in grande evidenza, mentre Don’t Tease Me si sposta su atmosfere più neworleanseiane grazie anche al planismo di Riley Osbourn, degno del miglior Dr John.
Sopra a tutti i brani metterei però, No Beginner At The Blues, potente r&b con una grande sezione fiati sostenuta da una ritmica inarrestabile sulla quale la Leigh ruggisce indomita una interpretazione da manuale.

Amazing AMZ 1035.2 (Blues, 1993)

Claudio Garbari, fonte Out Of Time n. 1, 1993

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