Considerati a ragione gli ambasciatori della musica francofona del Quebec, Canada, sia per i moltissimi tour sia per un approccio orgoglioso e potente, Le Vent Du Nord proseguono con inalterata passione e bravura un viaggio giunto al settimo capitolo. Dopo l’intrigante album live intitolato Symphonique ritornano in studio con quello che può benissimo essere il loro lavoro più maturo ed intenso, Tromper Le Temps, un disco in cui tecnica e cuore, maestria e gusto si fondono naturalmente.
Voci che si intrecciano e si rincorrono secondo gli stilemi della tradizione, arrangiamenti acustici fortemente poetici, un repertorio in cui vecchie storie del nativo Quebec si fondono con l’attualità, queste sono le caratteristiche principali di una proposta sempre più sapida. La voce, la chitarra e il bouzouki di Simon Beaudry, le tastiere, la ghironda e la fisarmonica dell’altro vocalist Nicolas Boulerice, il basso e l’accordeon diatonico di Réjean Brunet e gli strumenti a corda (violino, mandolino e chitarra) di Olivier Demers sono i protagonisti assoluti delle tredici tracce di un disco vivo e vibrante, dalla forza tratta da radici profonde e fiere, presente in ogni momento, da Lettre A Durham a Souffle D’Ange, i due estremi dell’album.
Tra questi due momenti è tutto un vibrare di fisarmoniche e violini, di inserimenti di piano negli attimi più riflessivi, di voci sempre ottimamente bilanciate. Da sottolineare le melodie che contraddistinguono Adieu Marie, Le Winnebago, Manteau D’Hiver, La Soirée Du Hockey e Toujours Amants giusto per sottolineare suoni che faranno innamorare chi non conosce ancora questa fertile tradizione.
Tromper Le Temps è ancora una volta un disco che si è meritato ampi riconoscimenti in patria e all’estero, segno di un sempre maggior radicamento di questa band nel panorama canadese e folk in generale. Caldamente consigliato.
Borealis BCD214 (Folk, 2012)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013
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