Lilly Brothers & Don Stover - On The Radio 1952 - 1953 cover album

Ogni autunno l’International Bluegrass Music Association, in occasione della consegna dei premi ai migliori dischi e artisti dell’anno, eleva un musicista alla ‘Hall Of Honor’, una sorta di riconoscimento al merito musicale. Quest’anno è toccato a tre personaggi non molto conosciuti ma assai significativi: i Lilly Brothers e Don Stover.
Charles Everett Lilly (mandolino e voce, nonché a volte banjo e fiddle) e Michell Burt ‘B’ Lilly (chitarra e voce) nascono rispettivamente nel 1924 e 1921 nella contea di Raleigh, nelle montagne del West Virginia. Crescono in una cultura tradizionale che a poco a poco assorbe i suoni dei vari Blue Sky Boys, Delmore e Monroe Bros, ed a questi musicalmente si rifanno.
Dopo un naturale inizio come duet-brother Old-Time nelle radio locali, passano rapidamente alle sonorità del primo bluegrass. Spostatisi a Knoxville, si uniscono alla band di Red Belcher e guadagnano l’amicizia di un abile e già noto fiddler texano, Tex Logan, che sarà poi preziosa e decisiva negli anni seguenti. Incidono alcuni dischi, ma contrasti con la band li inducono a tornare al paese natio.
Nel 1951 Everett ha una breve esperienza con i Foggy Mountain Boys di Flatt & Scruggs, con i quali incide alcuni brani, cantando tenore e suonando il mandolino. La svolta decisiva è alle porte, e nel 1952 l’amico Tex Logan li chiama entrambi a Boston, in Massachusetts, dove insieme al banjoista Don Stover faranno conoscere il sound bluegrass nel New England.
Don Stover è anch’egli nativo del West Virginia, dove ha imparato l’old-time banjo da sua madre, passando poi al moderno Scruggs-style. L’unione con i Lilly Brothers è stata per lui fondamentale, visto che ha condiviso con loro quasi tutta la sua vita musicale.

Il grande merito di questi tre musicisti è stato in ogni modo proprio questo, essere pionieri e diffondere la ‘nuova’ musica in quegli ambienti urbani abbastanza distanti dalle zone di origine, aprendo la strada ad artisti famosi come Joe Val, Peter Rowan e Bill Keith.
Salvo alcune brevi parentesi (Everett ritorna nel 1958-59 con Flatt & Scruggs e Stover lavora nel 1957 con i Blue Grass Boys di Bill Monroe) i Lilly Brothers e Don Stover si esibiscono nei club della zona dal 1952 al 1970. Il ritmo era intenso: sei spettacoli la settimana per cinquanta settimane l’anno, senza dimenticare la trasmissione giornaliera alla radio. Il loro credito e la loro popolarità diventano molto ampi, ed influenzano anche l’ambiente accademico ed intellettuale.
Purtroppo la morte di uno dei figli di Everett, Jiles, in un incidente d’auto nel gennaio del 1952 lo persuade a ritornare in West Virginia. Da questo momento la loro carriera prosegue con discontinuità: Everett, il fratello B. e Don Stover partecipano saltuariamente ad alcuni festival estivi con il fido Tex Logan, mentre nel 1973 insieme ad un altro figlio di Everett compiono una acclamata tournée in Giappone.
Don Stover forma un nuovo gruppo confermandosi punto di riferimento per i giovani banjoisti, ed incide un disco con David Grisman.
Dalla fine degli anni ’70 in avanti le loro apparizioni in pubblico sono rare ed occasionali. Don Stover si trasferisce in Maryland e scompare nel 1996, sopraffatto da un cancro al cervello, all’età di sessantotto anni.
Nel 2001 i due fratelli Lilly ritornano sulle scene e nel 2002 arriva per questi tre musicisti il riconoscimento dell’International Bluegrass Music Association.
Riconoscimento ampiamente meritato, sia per l’influenza che hanno avuto che per le loro doti personali: la voce tenore di Everett Lilly, che si alternava al lead con il fratello B., è considerata tra le più belle della musica bluegrass, e Don Stover è sempre stato un musicista molto amato per il suo energico stile di banjo e per la voce forte e tormentata. Inoltre è stato un apprezzato autore: ancora recentemente alcune sue composizioni sono state ripresentate da Jerry Douglas e da Jim Mills.

Contemporaneamente all’onorificenza della IBMA, esce per la Rounder Records nella collana Early Days of Bluegrass, un disco con alcune loro esibizioni in una radio di Boston all’inizio degli anni 50. Si tratta di una serie di registrazioni rigorosamente dal vivo, con in apertura e chiusura di programma la loro sigla, Cumberland Gap, anch’essa suonata al momento. Il disco contiene brani anche molto conosciuti, come l’indiavolato strumentale Rawhide o il triste No Mother Or Dad, per non parlare dell’inconsueta e particolare versione del classico spiritual When The Saints Go Marching In. Le atmosfere sono da golden-era del bluegrass: virtuosismo strumentale ed eccezionale impasto di voci.
Il libretto accluso è molto ricco, con diverse fotografie e abbondanti note, tra cui quelle di Jim Rooney, da sempre affezionato e riconoscente ammiratore. Purtroppo le registrazioni non sono ben ripulite dai fruscii di fondo, ma il calore dell’esibizione live unito alla loro bravura rende l’ascolto sempre piacevole.
Non si tratta quindi di documento o testimonianza storica d’interesse solo per gli appassionati, ma di un tuffo rigenerante nel bluegrass hard-core delle origini.
Di questi tre musicisti facilmente reperibili in CD sono anche Early Recordings per la Rebel con registrazioni del 1956-57 e Have A Feast Here Tonight per la Prestige Records, con materiale tratto da due album del 1964.

Rounder 82161 1109-2 (Bluegrass Tradizionale, 2002)

Claudio Pella, fonte Country Store n. 66, 2003

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