Tra le numerose eccellenti produzioni di Fred James, sicuramente questa prova di Marion James merita un posto di assoluto rilievo. Veterana della scena di Nashville, artista della leggendaria Excello Records, la nostra si presenta con il suo primo CD, accompagnata dall’ottimo gruppo degli Hypnotics (come dimenticare la loro collaborazione con Homesick James), la sua nuova band. Il chitarrista Richard Fleming, oltre ad accompagnarla con competenza e bravura, firma cinque brani del CD, mentre le altre composizioni, eccezion fatta per tre brani, la vedono in veste di arrangiatrice e compositrice.
That’s My Man (il suo debutto per l’Excello Rec.), apre l’album: è un brano dall’incedere pigro, un ottimo esempio del suo blues e delle sue doti di straordinaria vocalist; già con la prima traccia è in grado di affascinare, la sua voce è grezza, dura sanguigna; le note di copertina dicono che c’è magia nella sua voce, e se di magia non si tratta, siamo certamente di fronte ad un eccezionale talento.
Il mondo del blues non finisce di stupirmi: come può essere passato così tanto tempo dal suo debutto (30 anni!) prima che ci fosse un’etichetta che desse ancora fiducia ad una simile voce.
Il gruppo asseconda la leader, con un buon lavoro di punteggiatura da parte del chitarrista solista Casey Lutton, ma è indubbio che è la voce di Marion James a fare l’asso pigliatutto, sia negli slow blues come He Left Me Cryín, o in shuffle come Hands Off; l’album si ascolta in un baleno, crescendo ascolto dopo ascolto.
I brani sono ben costruiti, creando un insieme di notevole impatto. Un plauso a Fred James, produttore ed anche organista nella session, ed alla Appaloosa che ormai non ha eguali in Europa per importanza di catalogo. Non perdetevi questo nuovo talento.
Appaloosa AP 104 (Blues, 1994)
Umberto Tonello, fonte Out Of Time n. 7, 1994