Michael Lee Firkins cover album

Mike Varney sposta la sua produzione su terreni diversificati… Già i dischi di Greg Howe e Richie Kotzen confermavano come il settore si stesse allargando verso soluzioni che mal combaciavano con l’imperante neoclassicismo. Firkins si sposta verso radici di chiara espressione country-western e blues anche se confezionate da timbriche elettriche di dura matrice. Non ha di certo la forza o l’espressione solistica che si potrebbe additare ai suoi colleghi di pre-produzione, ma è a tutti gli effetti un chitarrista che suona molto bene.

Runaway Train, il terzo pezzo della prima facciata, è sicuramente di grande impatto, coadiuvato da una sezione ritmica esemplare… Jeff Pilson al basso e James Kottak alla batteria. Non c’è posto per Bach e questo sembra essere il messaggio di chi eleva elettricamente la tradizione culturale statunitense. Momenti di grande blues li posslamo ascoltare nei ‘soli’ di Cactus Cruz, Déjà Blues e The Sargasso Sea (il suo ‘solo’ più bello) chiaramente allargati rispetto all’impostazione tradizionale, da arpeggi sequenziali su slittate di tapping, con rifacimenti personalizzati dettati da un musicista che conosce molto bene il profilo didattico del suo strumento.
La sua predisposizione rock più avvincente la possiamo catturare in Rain In The Tunnel dove Firkins, mostrando una maturità esemplare, si lascia trasportare da un ‘solo’ che sembra l’incrocio tra Steve Morse, Greg Howe e Albert Lee.
Manca però il fraseggio vincente o la nota che fa vibrare l’anima essendo assoli costruiti nel dettaglio… Ma se non c’è nessun `rivoluzionamento’ musicale, un chitarrista che sa quello che vuole ne ha tutto da guadagnare…

Shrapnel SH 1045 (Roots Rock, Blues Rock, 1990)

Richard Benson, fonte Chitarre n. 55, 1990

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