Arriva dal Canada un’altra interessante figura femminile che coniuga americana e tentazioni blues con grande passione e calore interpretativo. Miss Quincy è con questo Like The Devil Does al secondo disco, dopo Your Mama Don’t Like Me del 2011, lavoro apprezzato a livello locale con ottime recensioni e il premio per miglior disco folk/traditional indipendente nel British Columbia.
Prodotto da Tim Williams, personaggio che in Canada gode di notevole reputazione in ambito roots, Like The Devil Does mostra pienamente un’artista attratta dai suoni che provengono dal profondo sud degli States, con una certa predilezione per atmosfere che trasudano jazz e blues ma anche, soprattutto nel finale dell’album, country e folk. A parte una cover, l’eccellente rilettura di I Want A Little Sugar In My Bowl di Nina Simone, tutto il materiale qui presentato proviene dalla penna di Miss Quincy e la sensazione è di trovarci di fronte un personaggio che potenzialmente ha ancora grossi margini di sviluppo e maturazione.
Godibilissime sono Dangerous con il fiddle di Jonathan Lewis che sposta il baricentro verso la tradizione old time, Til The Money Comes In, ballata sontuosa nobilitata dall’hammond di Ron Casat e dal dobro di Tim Williams che si inserisce a metà di uno dei momenti topici del disco, Carmen, altra ballata pregnante e pregevolissima e le più bluesy Love Me Like The Devil Does, Dirty Sunday il cui attacco mi ricorda certe cose dei Blasters dei fratelli Alvin, Going Down e Hurricane, tutte interpretate con un piglio più che convincente. Grande merito va comunque ad una produzione giustamente scarna ma sempre attenta a centellinare gli strumenti con sagacia e intelligenza.
Un disco adatto a chi voglia farsi ammaliare dai suoni un po’ misteriosi ed affascinati del sud.
Autoprodotto (Country Blues, Roots Rock, Blues, 2012)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2012
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