Si presentano come ‘Chicago’s All Star Blues Band’, denominazione che, l’uscita del loro CD d’esordio Straight From The Heart, ha reso tanto illegittima e pomposa da non avere senso.
Questo supergruppo, che catalizza le forze di quattro diversi possibili leaders di blues band, aveva i numeri ed i requisiti per questo titolo, ma il risultato finale dei loro sforzi congiunti è stato sensibilmente inferiore alle attese.
Ad un anno di distanza, Pierre Lacocque, armonicista ed autore, Billy Flynn e James O. Wheeler, chitarre, Robert Stroger, basso, in compagnia di due nuovi entrati, la vocalist Deitra Farr, e Allen Kirk, batteria, che sostituiscono Robert Covington, precedente cantante-batterista, ci riprovano. Learned The Hard Way è un’opera di ben altro spessore dove questa ambiziosa band sembra trasformata.
Deitra Farr affianca Wheeler come voce solista interpretando la maggior parte dei brani che portano la firma dei vari componenti dei Mississippi Heat, Lacocque in testa, ad eccezione di Keep Your Hands Off Her, Big Bill Broonzy, e Mean Old World, toccante omaggio a Little Walter.
Deitra è una vocalist di gran classe, dotata di una voce suadente e vellutata ma capace di interpretare il blues, ideale veicolo espressivo per un manipolo di strumentisti di gran classe. Ascoltatela in veste di cantante ed autrice in Je Me Souviens, sostenuta da un impeccabile Flynn alla slide, sicuramente una delle ragioni della positiva svolta dei Mississippi Heat è lei.
Ma non bisogna dimenticare le colonne strumentali della band: le due chitarre, con un Billy Flynn, capace come pochi di impersonificare lo spirito del Delta inurbato nella ‘Windy city’, ed un Pierre Lacocque sempre centrato e misurato, sicuramente uno dei migliori talenti della nuova generazione di armonicisti.
Dopo Learned The Hard Way, possono finalmente fregiarsi di cotanto titolo: ‘Chicago’s all star blues band’.
Van Der Linden VR 101 (Blues, 1994)
Tommaso Demuro, fonte Out Of Time n. 3, 1994