Paul Sanchez – Wasted Lives And Bluegrass cover album

E’ probabile che uno dei piaceri più sottili provati dall’appassionato di generi di non largo consumo, per definire con un eufemismo chi faticosamente coltiva l’orticello della musica d’autore, consista nel parlare con enfasi della nuova scoperta, dell’ennesimo “beautiful loser” destinato a diventare oggetto di ristretto culto.
Se vi è sempre una punta di snobistico autocompiacimento in questo, è anche da sottolineare che dietro tale atteggiamento si nasconde spesso l’affetto profondo di chi ama la musica per quello che di più autentico, dal lato emozionale, riesce a comunicare. Verrebbe da scommettere su Paul Sanchez che ha tutte le carte in regola per diventare artista di culto e, proprio per questo, dalla limitata risonanza.
Di tutto cuore verrebbe da augurargli ogni fortuna perché l’opera prima di questo artista ha i crismi dell’esordio da ricordare. Autore di ogni composizione presentata in Wasted Lives And Bluegrass, il nostro offre quattordici brani di grande spessore interpretativo e di notevole impatto emozionale: predominano le ballate, chitarra e voce, ma è sempre presente l’amore per il blues, quello più ruspante e sofferto, ma pure le corde del rock’n’roll più scatenato ed intenso non sono aliene alla sensibilità dell’americano.

Non sarebbe corretto indicare un brano da preferire agli altri, perché Wasted Lives And Bluegrass va gustato ed apprezzato proprio nel suo insieme, quale affascinante cavalcata nell’universo musicale americano.
Un ottimo autore dalla rara sensibilità: da scoprire ed amare, perché resti fra pochi…

Monkey Hill MON 6119-2 (Singer Songwriter, 1994)

Luca Marconi, fonte Out Of Time n. 5, 1994

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