Paul Williams inizia la carriera musicale nei primi anni ’50 nei Lonesome Pine Fiddlers per poi passare ai Sunny Mountain Boys di Jimmy Martin. Lascia la musica come professione nel 1963 per un lavoro nelle Poste, continuando però a suonare in band locali. Alla fine degli anni ’90, raggiunta la pensione, ritorna in pieno alla musica con una manciata di buoni dischi di bluegrass gospel, tra cui risalta il primo, l’ottimo Ain’t God Good. Così è anche questo Living On The Hallelujah Side, il nono dal suo ritorno, inciso con la sua band Victory Trio (che poi sono in cinque): due chitarre, banjo, fiddle, contrabbasso oltre naturalmente al mandolino dello stesso Williams.
In primo piano naturalmente le voci, il tenore intenso e vissuto di Paul Williams ma anche il low tenor di Jeff Orr ed il baritono di Ned Cutshaw: non ci sono pezzi ‘a cappella’ da brivido, ma gradevoli e ben fatte armonie a due e tre voci. Dei quattordici pezzi, cinque sono a nome dello stesso Williams (firmati però con il suo vero nome Paul Humphrey) da solo o con il chitarrista Jeff Orr, che sigla altri due pezzi. E sono proprio questi originali che ‘smuovono’ un po’ il disco, che nella prima parte rischia di essere forse ripetitivo. Non c’è comunque molta varietà, e sia i pezzi vecchi sia quelli nuovi non si discostano molto dal gospel nella più classica tradizione bluegrass, con una punta di patriottismo e magari integralismo religioso come in Liberty And Justice For All. Ciò non toglie che diverse cose siano accattivanti pur nella loro semplicità, ma il disco rimane molto lineare, molto vecchio (se è permesso questo termine) nello stile, anche se interpretato con sentimento e fede. Lo stile è vecchio, ma Paul Williams è orgoglioso di continuare a suonare ed a cantare in questo modo. Niente di nuovo, niente di diverso, ma è giusto, e bello, che sia così.
Rebel 1794 (Bluegrass Gospel, 2003)
Claudio Pella, fonte TLJ, 2005
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