Trattasi ovviamente di un trio: Tom Eaton (chitarra e voce), Bob Green (fiddle, mandolino e voce) e Mark Murphy (basso, cello e voce).
Scegliere di incidere dei pezzi che rimandano immediatamente la memoria alla versione originale e/o ad altre covers illustri significa avventurarsi su un terreno pericoloso a meno di non possedere un talento e una creativitá particolarmente sviluppati.
Purtroppo questo non è il caso del nostro terzetto che apre A Good Woman’s Love con il gospel tradizionale di Rice-Skaggsiana memoria Where The Soul Of Man Never Dies ostentando una voce solista ai limiti della mediocritá ed un timing claudicante che non si capisce bene qual’è il battere e qual’è il levare. E con questo andazzo l’album va avanti alternando strumentali e vocali fra cui The Cuckoo e Jimmy Barnyard Shuffle del povero Clarence White.
Ma la prova piú dura per la mia sensibilitá è stata quella di ascoltare San Antonio Rose di Bob Wills. Versione piú scalcinata è difficile immaginare. Gli hanno addirittura anagrammato il titolo in Rose Of San Antone. Il brano western swing per eccellenza assume un andamento ritmico indefinibile che non fa battere il piede neanche per un secondo.
Con Honeysuckle Rose di Fats Waller i tre cercano anche di fare gli spiritosi cantando con voce alterata alla ‘finto-Armstrong’ e ricordando certe macchiette da cabaret di provincia.
Fanny Power del compositore irlandese O’Carolan risolleva temporaneamente le sorti di questo CD; l’esecuzione è garbata e piacevole ed il gruppo sembra trovarsi piú a suo agio con un tempo ‘rubato’ ed etereo.
Malauguratamente il lavoro si conclude come era cominciato anche perchè la scelta per la traccia Nr. 13 ricade su Good Woman’s Love di Bill Monroe di cui i lettori che hanno fatto i compiti a casa dovrebbero conoscere almeno due celeberrime versioni. E non dico altro.
Flowering Chestnut P3001
Fabio Ragghianti, fonte Country Store n. 43, 1998