Legacy festeggia il compleanno della maggiore età dei Poco, gruppo celebrato di antica memoria west coastiana: venti candeline, ciascuna per un anno di memoria nostalgica, ma indissolubilmente legata ad un periodo indimenticabile che fa capo alla fine degli anni sessanta. Quando si paria dei Poco infatti si fa riferimento al trio Messina-Furay-Young , più la sezione ritmica costituita da Grantham e Meisner, cioè della band ‘originale’, purtroppo troppo presto turbata dai trip e dalle evanescenze di quegli anni.
Dopo svariate peripezie il quintetto si ritrova e induce in nuove alchimie nella speranza di ammaliare nuovamente.Certo il pubblico ormai è smaliziato e dopo tanti tentativi di ricomposizione di band a loro parallele è pronto ad arricciare il naso. Il repertorio è ovviamente ancora il country-rock e quelle costruzioni preziose che ci avevano fatto sognare sono in parte ancora presenti nei brani di oggi.
In particolare Follow Your Dreams è il piccolo capolavoro che ne contiene in maggiori quantità: le chitarre sognanti e i coretti misurati ed efficaci sono autentiche chicche.
Gli impatti ritmici sono molto buoni in tutti i pezzi e le voci leader che si alternano nei vari pezzi sono praticamente immutate.
Quella che Rusty Young definì la sfortuna commerciale dei Poco, di non essere cioè né decisamente rock, né completamente country, appare essere in realtà la vera peculiarità del gruppo, che per quanto tenti di darsi nuove patenti, riesce solo a svecchiare un po’ quello che è il suo vero e unico stile, per altro assolutamente piacevole.
In un contesto di questo genere non si inseriscono solo Rough Edges e Lovin’ You Every Minute, decisamente più rock degli altri e If It Wasn’t For You che cerca di equilibrare dall’altro lato proponendo una sorta di ballata ricca di pathos.
When It All Began / Call It Love/ The Nature Of Love / When Do People Know / Follow Your Dreams / Rough Edges / Nothin ‘ To Hide / Who Else / Lovin’ You Every Minute / If It Wasn’t For You
Topac – BMG PL90395 (Country Rock, 1989)
Roberto Caselli, fonte Hi, Folks! n. 39, 1990