Ray Peterson

Sebbene lui stesso si fosse ‘calato’ quattro anni e dichiarasse di essere nato nel 1939, Ray Peterson nasce il 23 aprile 1935 a Denton, Texas. Cresce a Austin, Texas, ma rimane vittima di una epidemia di poliomielite che uccide anche alcuni suoi compagni di scuola. Il ragazzo viene curato al Texas Warm Spring Foundation Hospital e qui inizia a passare il tempo cantando per sè e gli altri pazienti. Una volta dimesso, in seguito alla malattia resterà leggermente claudicante, continua sulla strada del canto esibendosi nei club locali.
Trasferitosi a Los Angeles alla ricerca di ‘fama e fortuna’, nel 1957 viene notato dal talent scout Stan Shulman il quale, colpito dalla sua bella voce, che ha una estensione di ben quattro ottave, gli procura un contratto con la RCA Victor. Il primo singolo è una versione di Fever, già portata in classifica da Little Willie John, che, sulla spinta di una fortunata apparizione in TV all”Ed Sullivan Show’, apre la strada alla pubblicazione di svariati altri singoli che per la verità hanno ben poco riscontro di vendite.

Nel maggio 1959, però, The Wonder Of You entra in classifica arrivando a toccare la venticinquesima posizione. Il brano è un piccolo classico che, riedito nel 1964, ritornerà nella hit parade USA al n.70 e sarà di nuovo in classifica nell’estate del 1970 (n.9) nella appassionata versione di Elvis Presley.
La seconda presenza in classifica, sebbene solo al n.64, Peterson la ottiene nel dicembre 1959 con una cover di Goodnight My Love (Pleasant Dreams), già portata al n.7 R&B da Jesse Belvin, grande artista nero scomparso prematuramente nel febbraio 1960, al quale Peterson si ispira.
Nella primavera del 1960 il cantante pubblica quello che diventa il suo maggior successo e che verrà ricordato come una di quelle canzoni che meglio identificano il pop degli anni ’50. Scritto da Jeff Barry e Ben Raleigh, Tell Laura I Love Her è un brano struggente che racconta la morte di una ragazzo durante una gara automobilistica e le sue ultime parole per l’amata Laura.
Durante l’estate arriva al n.7 pop diventando uno dei maggiori successi dell’anno, ispirando anche una ‘canzone-risposta’ interpretata da Marilyn Michaels Tommy I Miss Him.

Inseritosi in quella categoria di canzoni ‘tristi’ e ‘tragiche’ che andò sviluppandosi dopo la morte di James Dean nel 1955, il brano viene censurato da diverse stazioni radio USA e in Inghilterra la Decca è addirittura costretta a distruggere le 25.000 copie del disco pronte da immettere sul mercato. Comunque il brano, inciso in una versione modificata dal debuttante inglese Ricky Valance, a settembre sale al n.1 GB, mentre in Italia il bravo Michele ne pubblica una bella versione italiana, ovviamente intitolata Dite A Laura Che L’amo.
Dopo un ultimo singolo senza storia il rapporto con la RCA si interrompe e Peterson, assieme al manager Shulman, forma la propria etichetta Dunes.
Ingaggiato come produttore un giovane Phil Spector, Peterson registra Corinna Corinna, che diventa il suo secondo migliore hit, con un n.9 pop alla fine del 1960. Fino al 1963 alcuni altri titoli su Dunes ottengono l’onore della classifica, sebbene in posizioni non elevate, Sweet Little Kathy, Missing You, I Could Have Loved You So Well e Give Us Your Blessing, ancora una canzone ‘tragica’, scritta da Jeff Barry e Ellie Greenwich, poi l’avvento della musica beat gli blocca la carriera, così come succede a tanti altri artisti melodici dell’epoca.

Liquidata l’etichetta Dunes, fra il 1964 ed il 1966 Peterson registra diverso materiale per la MGM che passa praticamente inosservato. Dopo altre registrazioni per le etichette Reprise e UNI, nel 1971 è alla Decca dove realizza un album country di buona fattura.
Negli anni successivi Peterson diventa ministro di culto Battista ma continuerà ad esibirsi frequentemente nel circuito revivalistico, al fianco di nomi come Connie Francis e Jimmy Clanton, guadagnandosi la qualifica di ‘The Golden Voice of Rock’n’Roll’.
Dopo una lunga malattia, che comunque non gli impedisce di continuare ad esibirsi saltuariamente fin quasi all’ultimo, il 25 gennaio 2005 il cantante muore di cancro nella sua casa di Smyrna, località situata nei pressi di Nashville, Tennessee.

DISCOGRAFIA ITALIANA
45 giri
The Wonder Of You/I’m Gone – RCA Italiana 45N 0956 (1.1960)
Goodnight My Love/Till then – RCA Italiana 45N 1005 (5.1960)
Tell Laura I Love Her/Wedding Day – RCA Italiana 45N 1098 (10.1960)
I’m Tired/My Blue Angel – RCA Italiana 45N 1207 (11.1961)

EP
Rock ‘n’ Roll Fever – RCA Italiana EPA 30-267 (9.1958)
Tell Laura I Love Her (A.V., 1 p.) – RCA Italiana EPA 30-388 (1.1961)
(contiene anche la ‘canzone risposta’ Tell Tommy I Miss Film di Marilyn Michaels)

LP
Goodies For LP Fans (A.V., 2 p.) – RCA Italiana LPM 2210 (3.1960) RCA Graffiti 1 (A.V., 1 p.) – RCA Victor 1307/008 (1975)
RCA Graffiti 2 (A.V., 1 p.) – RCA Victor TCL1 7042 (1975)
Pop Graffiti-The Late ‘5Os (A.V., 1 p.) . RCA Linea Tre TNLI-7315 (10.1976) riedito con sigla NL 47315
Pop Graffiti – The Early ’60s (A.V., 1 p.) – RCA Linea Tre TNL1-7316 (10.1976) riedito con sigla NL 47316
I Favolosi Anni 50/60 – Blue Moon (A.V., I p.) – Orizzonte/Ricordi ORL 8429 (5.1981)
International Graffiti Vol.6 (A.V., 1 p.) – K-Tel SKI 5141 (11.1983)

CD
Ray Peterson Sings Tell Laura I Love Her – Collectables COL 5876 (1997)

DISCOGRAFIA SINTETICA USA
1957/1960
RCA VICTOR
(13 singoli, 1 EP)
Tell Laura I Love Her – RCA Victor LPM/LSP 2297 (1960)
Goodnight My Love – RCA Camden CAL/CAS 2119 (1966)

1960/1963
DUNES
(12 singoli)

1964/1966
MGM
(8 singoli)
The Very Best Of Ray Peterson – MGM E/SE 4250 (1964)
The Other Side Of Ray Peterson –
MGM E/SE 4277 (1965)

1969
REPRISE
(1 singolo)

1969/1971
UNI
(3 singoli)
The Best Of Ray Petersen – UNI 73078 (1969)

1971
DECCA
(1 singolo)
Ray Peterson Country – Decca DL 75307 (1971)

1975
CLOUD
9 (1 singolo)

Roberto Arioli, Augusto Morini, fonte Jamboree n. 48, 2005

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