Rhonda Vincent è senz’altro la più grintosa delle cantanti bluegrass, ed anche questo suo ultimo One Step Ahead, moderno ma rigorosamente fedele alla tradizione, non delude i suoi moltissimi fans. Si presenta esibendo i quattro award IBMA come miglior voce femminile vinti consecutivamente negli ultimi anni, nonché i suoi profondi occhioni blu che ci osservano intriganti dall’interno della copertina.
Con la sua voce appassionata e passionale sa regalarci sia momenti di pura adrenalina sia attimi di profonda tenerezza.
È sufficiente ascoltare i primi due pezzi di questo disco, la veloce Kentucky Borderline e la dolce You Can’t Take It With You When You Go per rimanerne convinti. Kentucky Borderline, storia di un treno che ci fa rammentare il più noto Orange Blossom Special, è uno dei cinque pezzi scritti da lei insieme al fido Terry Herd: tutte cose stupende come la title track molto bluesy (con il cameo di Alison Krauss alle voci) ed il nuovo jingle The Martha White Song per lo sponsor più famoso della storia del bluegrass, o come la commovente Caught In The Crossfire a fianco della truck-song Ridin’ The Red Line.
Per quello che riguarda la rimanente parte del disco, molto oculata nel bilanciare pezzi di provenienza country e bluegrass, merita ricordare la lacrimevole Pathway Of Teardrops, anche se già troppo ascoltata, ed un intenso pezzo a cappella scritto dalla giovane e sempre più sorprendente Becky Buller.
Naturalmente ha circondato il suo mandolino di un cast stellare: Bryan Sutton, Ronnie Stewart, Stuart Duncan, Aubrey Haynie, il fratellino Darrin Vincent inferiore per età e non certo per bravura ed in più un’altra piccola galassia di musicisti che rendono il disco ancor più scintillante.
Rhonda Vincent ha gettato il suo terzo asso da quando è rientrata nell’ovile del bluegrass, bluegrass alla massima potenza per un’artista che conquista tutti, e non solo per i profondi occhioni blu.
Rounder 0497 (Bluegrass Moderno, 2003)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 72, 2004
