II nome di Robert Earl Keen non può e non deve suonare nuovo alle orecchie dei nostri lettori, visto che gli abbiamo dedicato una monografia e che rappresenta comunque una delle più belle realtà nel song-writing targato Texas.
Il 1997 tiene a battesimo il suo settimo album, intitolato Picnic, che vede anche il suo meritato esordio su una major, la neonata Arista Austin. Diciamo subito che il CD è eccellente; su tutti i brani almeno due spiccano di una spanna buona: la grintosa e ritmata Waterfall, ballata possente cantata con trasporto dal nostro che ne è anche autore oltre che interprete, e The Coming Home Of The Son And Brother, fortemente country-oriented nel suo incedere stradaiolo, colorata di tinte calde di un sole al tramonto su un paesaggio riarso che ben si adatta alla ubicazione del nostro texano.
Solitamente le ‘chicche’ si tengono per ultime, ma i brani sono tutti su di un ottimo livello, vuoi le covers (Levelland porta la firma del loner James McMurtry, che ha recentemente traslocato in casa Sugar Hill, la già citata The Coming Home Of… opera dell’emerito sconosciuto J.D.Hutchison – non lo conosco, lo ammetto, ma se scrive così il signore merita un approfondimento – e la notissima Fourth Of July del grande Dave ‘Blaster’ Alvin), vuoi i brani originali, a cominciare dalla già citata Over The Waterfall, passando per il duetto con Margot ‘Cowboy Junkies’ Timms della conclusiva Then Came Lo Mein, sottolineato da un languido fiddle, per approdare alle non meno accattivanti I Wonder Where My Baby Is Tonight e Oh Rosie.
Chiudono più che degnamente l’album la grintosa Shades Of Gray e la spigliata Runnin’ Wìth The Night.
Un prodotto eccellente dunque, a livello della migliore produzione di Robert Earl Keen.
Arista Austin 07822-18834-2 (Singer Songwriter, Alternative Country, 1997)
Dino Della Casa, fonte Country Store n. 42, 1998
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