Starting Over (ricomincio dall’inizio) è un titolo significativo per questa terza prova solista di Ronnie Bowman. Molti sono stati i cambiamenti nella sua vita, sia musicale sia privata: ha abbandonato la Lonesome River Band, della quale è stato il leader fin dall’inizio degli anni ‘90, è passato attraverso un divorzio e si è spostato da Nashville. Lui stesso in un’intervista ha dichiarato: “Sento di aver lasciato indietro il mio passato e di aver trovato una nuova vita, così Starting Over è sembrato adatto come titolo”.
Quello che non è cambiato sono le capacità artistiche, in primo luogo la sua stupenda voce (ha vinto tre volte l’award della IBMA), una voce di impostazione country ma capace di grinta bluegrass. Questo è un disco che si ama subito al primo ascolto per i piacevoli arrangiamenti e per la ‘dolcezza’, e ancor di più in seguito, dopo averlo interiorizzato.
Bowman percorre la strada delle canzoni molto melodiche, delle ballate tranquille, sincere e a volte tristi, anche se non mancano alcuni episodi più pulsanti. Una formula ‘morbida’ che ultimamente ha fatto la fortuna di molti e che permette di avvicinare ampie fasce di ascoltatori: un bluegrass moderno.
Molto omogenea la scelta delle canzoni, scritte da alcuni dei migliori autori contemporanei di bluegrass (sei su dodici portano la firma di Graig Market). Stupenda la title-track, un pezzo dalla dolcezza disarmante, che già fin d’ora propongo per il prossimo award della IBMA.
I musicisti sono eccezionali, tra cui i soliti amici da lunga data: Jerry Douglas, Ronnie Stewart, Barry Bales, Steve Gulley, Dan Tyminski, tutta gente la cui confidenza e familiarità con il nostro Ronnie permettono di ottenere il miglior risultato stilistico possibile. E poi tutto il disco è stato registrato al Doobie Shea Studios del fido Tim Austin.
Acquisto fortemente consigliato, un disco moderno che piace anche ai tradizionalisti.
Sugar Hill 3933 (Bluegrass Moderno, 2002)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 65, 2002