Rambling On My Mind è un grande brano, una semplice costruzione su cui si sono esercitati i bluesman più interessanti e che oggi, malgrado infinite versioni, mantiene ancora un’energia intensissima. La Rambling On My Mind che troviamo nel disco d’esordio della Rudy’s Blues Band è una di quelle vecchie versioni che vanno annoverate nella storia del blues perché trasudano energia ed istintività.
Certo il blues non è solo questo, ma è anche questo e soprattutto oggi, quando tutti fanno dischi di blues, il Real Live di Rudy Rotta stabilisce le distanze tra la musica blues e quello che semplicemente gli assomiglia. Rudy è un bluesman estremamente sicuro e determinato, ho avuto modo di parlare con lui anche al di fuori di occasioni professionali, ed il personaggio è indubbiamente di quelli che catturano e quindi nessuna sorpresa se il suo disco vi immerge completamente nel blues, vi trascina, vi costringe a muovere il piedino (sintomo massimo di una musica che funziona a meraviglia).
Per Rudy scegliere il live per esordire è stato quasi naturale perché cosi ha potuto presentarsi nella dimensione più tirata; il progetto personale in cui troveremo il Rotta autore non tarderà, ne sono certo.
Dei sette brani che compongono Real Live solo R-Bone Shuffle è firmato da Rotta, gli altri sono super classici resi in maniera vibrante grazie anche ad un gruppo che cammina con precisione, arricchito com’è dalla presenza di un pianista prezioso, grandissimo ed insostituibile come Riccardo Massari.
Che dire del Rudy Rotta chitarrista? Si potrebbero usare un’infinità di aggettivi, ma credo che ‘sanguigno’ sia quello che meglio lo definisce, anche se poi nelle sue mani c’è sempre molta eleganza e quell’equilibrio che solo i veri musicisti hanno, quell’equilibrio che porta Rudy a non trasgredire mai quelle tacite ma vitali regole del blues.
La sua chitarra, il suo suono si pongono oggi come una delle realtà più interessanti e coinvolgenti del blues italiano. Un grande disco, certamente su livelli internazionali.
LMJ 3336 (Blues, 1988)
Giuseppe Barbieri, fonte Chitarre n. 32, 1988